Alto Lazio
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NELLA TERRA DEGLI ETRUSCHI

30 dicembre 2008 – 6 gennaio 2009

 

 

Come sempre il capodanno ci piace festeggiarlo in camper alla ricerca di nuove avventure e come non pensare all’alto Lazio, terra etrusca che non abbiamo mai visitato ?

Detto fatto e siamo già in viaggio.

Prima tappa ACQUAPENDENTE, attraverso la via Francigena, la famosa e antica strada dei pellegrini che attraversa mezza Europa da Canterbury a Roma e quindi il sentiero dei Briganti  che con i suoi cento km ripercorre la vita e la morte del brigantaggio del XIX secolo.

Ad Acquapendente, la Cripta romanica della Basilica del Santo Sepolcro è una vera chicca per gli amanti della storia di quell’epoca e contiene la riproduzione del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

Famosi in questa cittadina i Pugnaloni, pannelli di circa 9 mtq di mosaici fatti con petali di fiori, foglie verdi e secche, aghi di pino ed altri materiali di origine vegetale, nati in omaggio alla Madonna del Fiore intorno al 1160, ed esposti ogni anno per le vie della città la terza domenica di maggio.

Qualche km e siamo già a BOLSENA, splendida località sull’omonimo lago, dove ci commuove la tragica storia di S.Cristina che appena undicenne, nel IV secolo, fu martorizzata per la sua fede cristiana dall’Imperatore Diocleziano. Nella Basilica a lei dedicata, giacciono i resti mortali della Santa.

Dopo questo piccolo assaggio ci apprestiamo al cenone che ci porterà al 2009 e per questo siamo ospiti alla Cascina Il Tesoro, con la cordiale accoglienza della signora Rita, che in un affascinante luogo d’altri tempi, fra le colline etrusche a due passi da Torre Alfina, tocchiamo con mano l’organizzazione e la squisita disponibilità della gente del luogo. E’ doveroso un ringraziamento alla nostra padrona di casa che animata da grande passione, gestisce questo splendido angolo di paradiso.

Puff…pufff… e con mille bollicine siamo già nel nuovo anno. Come sempre succede il 2008 è già dimenticato, perciò gambe in spalla (si fa per dire !!!) e via verso nuove mete.

Un paesaggio lunare ci attende arrivando, non senza una bella camminata, a CIVITA DI BAGNOREGIO, la città che muore. Un paese etrusco di circa 2500 anni fa, privo di vita,  arroccato su un monte che lo rendeva inespugnabile e che oggi si rianima fra la moltitudine di turisti che arrivano in questo luogo e in occasione del Natale si trasforma in un piccolo presepe vivente molto suggestivo.

Ritorniamo sulla strada ed il 2 gennaio siamo a MONTEFIASCONE, famoso per il pregiato vino “Est Est Est” ma non solo.

Imponente la Basilica di S.Margherita con la grandiosa Cupola, seconda in Italia solo a quella di S.Pietro a Roma. Mistica la Cripta di S.Lucia Filippini, con le reliquie della Santa.

A due passi dalla Chiesa, lo scenografico Belvedere, e sullo sfondo il lago di Bolsena.

Religiosa e caratteristica una piccola via del paese adornata per il Natale, con un lungo ed incantevole presepio artigianale che oltre alla Natività, ricorda le vecchie arti e mestieri dell’epoca con rappresentazioni di momenti familiari e lavorativi. Veramente impressionante la bravura dei cittadini di Montefiascone che hanno realizzato quest’opera a cielo aperto.

Il terzo giorno del nuovo anno facciamo tappa a VITERBO, un po’ la capitale della zona etrusca e ci inoltriamo nel quartiere medioevale di S.Pellegrino, dove tutto sembra rimasto come allora; passeggiare per questi vicoli ha un antico fascino.

Addentrandoci nel centro città, come non fermarci nel caratteristico mercatino natalizio !! un po’ di relax spendaccione ci voleva.

Ripartiamo verso TUSCANIA dove ci accoglie un vento gelido e dove trascorriamo la notte.

La visita di questo borgo medioevale è stata particolarmente interessante per la cordiale compagnia di una guida improvvisata, un arzillo signore di 78 anni, che ci ha raccontato interessanti aneddoti storici su Tuscania.

Veramente degne di nota le due antichissime Chiese: San Pietro, romanica dell’ XI secolo con le cupe tre navate, e S.Maria, risalente addirittura al VI secolo, con affreschi straordinari e meta di studiosi dell’arte di tutto il mondo.

Fortuna vuole che questa chiesa fosse stata aperta solo tre mesi fa e che a giorni sarà richiusa per i restauri dei preziosi resti romani ed etruschi ancora inesplorati. Una competente spiegazione degli affreschi e delle restaurazioni in corso ci è stata data da un attempato signore, che ha contribuito al restauro delle opere presenti, con una tale passione  che ha contagiato anche noi, poveri ignoranti.

Usciti da questo patrimonio storico, ci spostiamo appena al di là dei confini laziali, perché non si può transitare vicino ad ORVIETO, senza fermarsi ad ammirare lo splendido Duomo, costruito con travertino e basalto; in particolar modo la facciata è un’opera che non ci si stanca mai di contemplare.

Ci dirigiamo ora verso il Pozzo di San Patrizio, percorrendo le strette e antiche vie di Orvieto deliziandoci con le decorazioni delle famose ceramiche artistiche.

Il pozzo di San Patrizio è stato costruito ne XVI secolo per raggiungere una vena d’acqua sotto la rupe della città ed è profondo 53 metri circa, che i più “audaci” della compagnia hanno esplorato fino in fondo.

Questa è la nostra ultima tappa, ops !!!, veramente la nostra ultima tappa è stata un centro commerciale, che ci ha riportato velocemente a tempi nostri, tanto per non perdere l’abitudine.

Ultima serata insieme agli amici e siamo già a casa a pensare al prossimo itinerario.

Ringraziamo i nostri compagni di viaggio per la loro compagnia, Olivo, Elena, Daniele, Massimina, Paolo, Flavia, in rigoroso ordine di partecipazione al tour !!! ed uno speciale ringraziamento a Giovanni e Vincenzina, amici di Frosinone che ci hanno raggiunto facendoci un grande piacere e che hanno messo un po’ di “sale” al nostro viaggio. Dimenticavo Scheggia la nostra amica a 4 zampe.

 

Fiorella e Claudio alias Zio Fester

 

Informazioni:

 

km percorsi 1130

Sosta ottima a Montefiascone, a Tuscania, a Viterbo, a Orvieto nonché alla Cascina il Tesoro che ci ha ospitato per capodanno.