Arte a Milano
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UN LUNGO WEEK-END ARTISTICO

6/8 dicembre 2008

 

Milano è una città che noi classifichiamo come centro industriale, dove l’economia e la produttività sono le prime risorse, ma guardando più a fondo scopriamo una città ricca di arte e socialmente viva. Perciò noi abbiamo voluto inoltrarci in questa Milano culturale e folcloristica nel periodo dell’anno che porta al Natale.

Ci sistemiamo alla cascina Gaggioli in via Selvanesco 25, alla periferia di Milano, che consigliamo per la tranquillità e la gentilezza, anche se ha solo 5/6 posti camper      (il consiglio è prenotare, 15 € al giorno). A due passi il tram 24 ci porta direttamente in Piazza Duomo, fulcro della città.

Il sabato, giorno di arrivo, gironzoliamo per il centro, visitando lo scenografico Duomo, stupendo con le sue quattro navate, e ci facciamo una “vasca” nella galleria Vittorio Emanuele, fino alla Scala, dove sono in corso i preparativi per l’inaugurazione teatrale stagionale del giorno dopo. Il centro è invaso da mercatini di ogni genere, ma caratteristici sono i famosi “oh bei oh bei” di piazza Castello dove si possono trovare delle buone ciambelle per i golosi, come dei vecchi orologi o antiche cianfrusaglie che attirano sempre l’attenzione.

Ci spostiamo di qualche via e passeggiamo per via Montenapoleone, zona vip con Porsche e Ferrari in bella mostra, ma personalmente, al di là dei negozi griffati, è una zona da evitare tranquillamente, visto il caos che vi regna (a meno che non abbiate il portafogli gonfio!!). Giornata stancante, perciò un dormita nella campagna milanese è pura salute.

Arriviamo al clou del nostro viaggio, e per questo siamo qui; la visita programmata e prenotata due mesi fa del Cenacolo di Leonardo da Vinci, in piazza S.Maria delle Grazie (biglietto € 6,50 + 1,50 per prenotazione), Da molto tempo avevamo intenzione di vedere quest’opera, ed ora eravamo lì ad ammirare dal vivo questo capolavoro del grande artista.

La visita dura circa 15 minuti, ma sono molto intensi perché l’affresco che ci si presenta è imponente, di almeno 50 metri quadrati, che abbiamo ammirato con culto religioso, da vicino e da lontano per assaporarne completamente la grandezza, sia materiale che artistica. Peccato non poter fotografare, ma l’arte va salvaguardata con ogni mezzo. La foto migliore è quella impressa nella nostra memoria all’uscita dal questo vecchio refettorio monastico.

La nostra giornata continua con un’altra visita programmata e decisamente più lunga: la Pinacoteca di Brera, in via Brera 28, a due passi dal teatro la Scala               (biglietto € 5 a persona)

Qui siamo davanti ad un sito che non ha bisogno di commenti, ma solamente di tempo, alcune ore sono poche, ma cerchiamo di sfruttarle al massimo. Sono qua rappresentati i migliori artisti italiani e stranieri dal 1400 in poi.

Moltissime opere hanno soggetti religiosi ed in particolare ci ha colpito, sull’onda del controverso libro “il codice da Vinci”, la quantità di dipinti che vedono Gesù accanto alla Maddalena, sia durante il calvario sia precedentemente, quasi a confermare il sodalizio che tende a rendere reale la leggenda che Gesù avesse una donna. Ma il mistero resta comunque.

Bellissimi i paesaggi veneziani di Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto, cosi come i tetri soggetti di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, il pittore maledetto, che nelle proprie tele richiama la sua anima e coscienza, con quel punto di luce in mezzo al buio, caratteristico dell’artista.

Passeggiando fra un Mantegna, un Tintoretto, un Rubens, un Piero della Francesca, arriviamo ad una sala molto suggestiva, tutta chiusa da vetrate, dove vengono effettuati i restauri delle opere e che durante i giorni lavorativi, i visitatori possono ammirare. In questo momento al restauro c’è nientemeno che lo sposalizio della Vergine di Raffaello; grande fascino rende questa sala per dei profani quali noi siamo. Un pò di campanilismo non guasta, quindi mi piace nominare un salone dedicato alle grandiose pitture di Paolo Caliari detto il Veronese, con soggetti religiosi un pò mondani che hanno attirato sull’artista qualche critica dal clero dell’epoca. Comunque un nostro concittadino che ci ha fatto sentire importanti.

Il tempo dell’arte è finito e ci rituffiamo nell’affollatissima via Dante, tutta illuminata che ci riporta verso il Duomo. E’ domenica sera e parlare di centro affollato è un eufemismo !!!, milioni di persone riversate in ogni angolo, perciò per noi è giunto il momento di ritirarci nella tranquillità del nostro camper dove, parlando del museo visitato, accendiamo un’ animata discussione se fosse più o meno giusto che gli affreschi, che sono pitture murali, fossero, con tecniche molto sofisticate, come ci hanno spiegato gli addetti alla Pinacoteca, letteralmente sradicati dal muro e posti in cornice in modo che possano essere trasportati in altri musei per mostre temporanee. Personalmente non lo ritengo giusto, l’opera va ammirata nella sua collocazione naturale, ma sappiamo che tante volte gli interessi commerciali vanno in altra direzione.

Splendido week-end non poteva finire senza un passaggio veloce per ammirare la Cappella Colleoni a Bergamo alta nella Piazza Vecchia, con l’adiacente magnifica chiesa romanica di Santa Maria Maggiore.

Un pò di sapore bergamasco sotto forma di formaggio delle vallate adiacenti, ci accompagna verso casa, con la mente già alla prossima gita, sperando che possa essere piacevole come lo è stata questa, anche per la compagnia che oltre mia moglie Fiorella, ci hanno onorato Olivo ed Elena, nostri abituali compagni di viaggio e Patrizio ed Elvira, nostri amici pistoiesi che abbiamo avuto il piacere di ospitare.

Zio Fester