Berlino e Dresda
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BERLINO, CAPITALE D’EUROPA

29 dicembre 2006 – 7 gennaio 2007

 

 

Berlino. Da tempo desideravamo visitare questa città che ha vissuto una storia sconvolgente, almeno fino al 1989. Con la caduta del Muro, Berlino ha cominciato a rivivere fino a diventare una straordinaria città, ricostruita in maniera futuristica, che ci ha lasciato a bocca aperta, con le splendide piazze arricchite da un’architettura all’avanguardia e con gli immensi spazi verdi lungo i grandi viali cittadini.

Ci accingiamo a partire, io, mia moglie Fiorella e gli amici Elena e Olivo con la speranza di non incappare nelle classiche nevicate del periodo. I meteòrologi assicurano un tempo mite, perciò via senza indugio e dopo la sosta notturna a Vipiteno il giorno successivo alle 18 entriamo a Berlino, colpiti immediatamente dai larghi spazi intorno al centro in un sfavillio di luci natalizie.

Due le aree di sosta a due passi dal centro ma purtroppo al completo, perciò ritorniamo sui nostri passi e ci sistemiamo a Spandau, grosso quartiere ad ovest della città, famoso, fra l’altro per aver avuto il gerarca nazista Rudolph Hess unico prigioniero, morto nel 1987 dopo quarantasei anni di prigionia, sorvegliato a turno dagli alleati della 2° guerra mondiale. L’area di sosta Reisemobilhafen Berlin è ben organizzata con carico/scarico, bagni e docce e gestori molto gentili anche se all’oscuro totale della nostra lingua, ma per noi va bene lo stesso.  Un po’ lontano dal centro, ma con il bus 145 si arriva allo Zoologischer Garten e quindi con il metrò si va dappertutto.

Il giorno di San Silvestro cominciamo ad organizzare la nostra vacanza, partiamo per il centro fermandoci ad ammirare solo l’esterno, vista la chiusura, il Castello di Charlottenburg, che qualche foto la merita. Scendiamo nella piazza dello zoo di Berlino, conosciuto, oltre che per la grande varietà di specie animali, anche, purtroppo, per il famoso film “Cristiana F” che denunciava il degrado giovanile fatto di droga e prostituzione e che ancor oggi è meglio non frequentare nelle ore notturne. Entriamo nella chiesa Kaiser Wilhelm Gedachtniskirche, consacrata nel 1895, ad ammirare la grande scultura di Cristo sull’altare maggiore. L’imponente edificio è circondato da una moltitudine di ambulanti, mendicanti e artisti di strada e, in questo periodo natalizio, particolarmente folcloristici. Non è mancato l’assaggio del classico Wurstel con un caldo brulè. Dopo aver preso informazioni sulle nostre successive visite, ritorniamo al nostro camper tra un assedio di fuochi d’artificio.

Verso sera ci apprestiamo ad assistere al capodanno più fantasmagorico al quale abbiamo partecipato. Con i comodi treni sopraelevati, presenti su tutto il territorio berlinese, arriviamo in Friedrichstrasse, una delle vie più importanti della città, che attraversa tutto il centro.

La splendida scenografia di luci e di botti assordanti, ci anticipa il “menù” della serata e veniamo trascinati fino alla porta di Brandeburgo dove è in atto l’allestimento per lo spettacolo serale, perciò deviamo, seguendo la corrente, verso Potsdamer Platz  punto cruciale dell’antica guerra fredda, posto desolato e di frontiera fino al 1989, delle due Germanie.

Vederla ora è una cosa da favola, sovrastata dal fantastico Sony Center, sembra una piazza da film futuristici. Attraversando il Tiergarten, un grande parco,  arriviamo dall’altra parte della Strasse de 17 Juni, dedicata ai 25 lavoratori trucidati dai tedeschi est sulla porta di Brandeburgo il 17 giugno 1953 che manifestavano per ottenere delle riforme sul lavoro.

Ci guarda dall’alto la famosissima Siegessaule (colonna trionfale) con la statua dorata della Vittoria, simbolo della Berlino racchiusa nei films di Win Wenders. Il viale lunghissimo è stracolmo di gente festante, schermi giganti raccontano in diretta l’ultima notte dell’anno con un concerto dal vivo sotto la Brandeburg Tor. Stands gastronomici per tutti i gusti, distribuivano tradizionali prelibatezze tedesche e non solo.

Birra a fiumi ma anche ottimo brulè. Noi non ci tiriamo indietro, e dopo una nottata travolgente, fra musica, fuochi d’artificio, una valanga di “gioventù” e qualche bicchiere di troppo, torniamo alla nostra base dove i nostri docili camper ci accolgono per una nottata di sonno (si fa per dire, visto i continui “botti” fino a mattina inoltrata).

Il primo giorno dell’anno ci accoglie molto insonnoliti, ma comunque decidiamo di avvicinarci al centro con il camper, sperando che qualche camerista frettoloso abbia lasciato posti liberi. Ci “accampiamo” all’area di sosta ed anche soccorso stradale,  Steinbock und Sohn in Alexandrinenstrasse; ottima sosta  e a due passi il metrò per il centro più “caldo”.

Serata tranquilla, e ne abbiamo bisogno !!, il 2 gennaio il nostro programma ci porta al crudele Muro, un chilometro circa, tenuto ancora in piedi, divenuto museo l”East Side Gallery” dove artisti di ogni paese hanno dichiarato la loro gioia dopo l’abbattimento, disegnando le cose più disparate in una miriade di sgargianti colori, i graffitti sono l’unica cosa che ancora ricorda quel memorabile giorno del 1989. Il Muro ci ha molto colpito.

La nostra visita continua in zona, con il Checkpoint Charlie, zona di frontiera est/ovest, dove lo spionaggio fra russi e americani aveva uno dei suoi punti cruciali e dove nel 1961 ci fu il reciproco blocco dei carri armati. In una vecchia torre di controllo, è stato allestito un interessante museo che documenta tutta la storia del Muro di Berlino e tutti i tentativi di fuga, a volte veramente ingegnosi pensando a cosa poteva portare la disperazione di una famiglia separata o di una libertà perduta.

Ritorniamo in pieno centro per salire sulla cupola del Reichstags, il Parlamento tedesco, dove si gode di una vista spettacolare su tutti i punti nevralgici della città, in particolare la porta di Brandeburgo che finalmente possiamo vedere senza confusione e da vicino. Emozionante il pensiero che a pochi metri passasse il famigerato Muro.

Siamo già al 3 gennaio e, visto il tempo inclemente, ci “barrichiamo” al Deutsches Technikmuseum dove una collezione di locomotive e vagoni ferroviari di tutte le epoche ci stupisce particolarmente; una volpe incuriosita ci fissa dal grande giardino adiacente.

Ora di pranzo, finalmente. Ci trasferiamo a Friedenau, a sud della città, e una vecchia trattoria siciliana ci fa sentire un po’ a casa. Pomeriggio dedicato agli acquisti in grandi centri commerciali; dalla galleria Lafayette scappiamo spaventati, visti i prezzi, ma al Gesundbruner center, a nord del centro, ci troviamo più a nostro agio e a misura di portafoglio !!.

Il quarto giorno del 2007 decidiamo di dedicarlo alle antiche ville alla periferia di Berlino. Arriviamo a Potsdam, sud/ovest di Berlino, al grandioso parco Sanssouci con l’omonimo Castello e al Neues Palais, palazzi estivi di Federico II il grande, Re di Prussia che fece costruire queste opere architettoniche per avere un luogo dove poter rilassarsi dagli impegni di Stato, da qui il nome Sanssouci (senza preoccupazioni). Ambedue i palazzi sono in stile rococò, da una parola francese che sta per conchiglia, difatti una sala, la Grottensaal  nel Neues Palais è stupendamente ornata di conchiglie e pietre preziose. Da ricordare inoltre, la Marmosaal, salone per le danze con pareti intarsiate di marmi pregiati. Alcuni passi nel parco, quindi dirigiamo la nostra bussola virtuale verso Alexander Platz, sovrastata dall’imperiosa torre della TV, che si potrebbe salire, ma noi no !, preferiamo il tecnologico Saturn, centro commerciale dedicato all’elettronica e tecnologia che ci appassiona molto, specialmente se c’è qualcosa da acquistare !!!.

Siamo già al 5 gennaio e nel ritorno verso casa, tappa obbligata è Dresda, a 180 km, totalmente distrutta dalla guerra e completamente ricostruita com’era in origine.  Ci sistemiamo in un area sosta in Wiesentorstrasse a due passi dal centro, sul fiume Elba, con vista sul bellissimo Augustusbrucke e sulla riva opposta la maestosa immagine della Cattedrale della Santissima Trinità. Dopo il pranzo ci incamminiamo per il centro storico della città che si rivela entusiasmante, nonostante una insistente pioggerellina che di quando in quando ci accompagna con costanza dall’inizio del nostro viaggio. I primi “ooooooh!!” di meraviglia sono per l’imperiosa Frauenlirche, la chiesa di Nostra Signora, chiesa Protestante in stile gotico, risorta dalle macerie della guerra grazie ad una colletta di almeno 100.000 privati di tutto il mondo, che in una gara di solidarietà, hanno permesso la completa ricostruzione terminata nel 2004 e consacrata nell’ottobre 2005. L’altare è dominato dalla scena di Gesù sul Monte degli Olivi, scultura di rara bellezza che si estende in altezza fino allo splendido organo che domina dall’alto l’altare barocco. La Cupola, a 26 metri d’altezza, è suddivisa in otto tavole che rappresentano i quattro Evangelisti e allegorie delle virtù cristiane. Significativa la Cupola esterna, la famosa “Campana di pietra”, capolavoro architettonico con le sue 12000 tonnellate, ammirata in tutto il mondo. Passando davanti all’Opera di Stato Sassone, la “Semperoper”, dal nome del suo architetto, arriviamo allo Zwinger, costruito come fortezza, divenuto in seguito una grande piazza giardino veramente incantevole, attorniata da musei, gallerie d’arte come la pinacoteca dove i dipinti del Canaletto, del Mantenga, di Botticelli, del Tintoretto, danno a questi luoghi un fascino d’immortalità.

Un vecchio suonatore d’organino rende il momento molto romantico in una città dagli antichi ricordi e dalla nuova vitalità che anima il suo cuore pulsante. Riattraversiamo l’Augustusbrucke e il nostro camper ci aspetta per la nostra penultima serata di viaggio.

Ripartendo alla volta di casa, come non fermarsi a Monaco di Baviera a fare due passi da Karl platz a Marien Platz, dove anche dei poveri cristi come noi si sentono dei piccoli Re !!!. Parcheggiamo in Arnulf strasse, nel parcheggio di una banca, dove sabato e domenica nessuno ti disturba, a parte qualche treno notturno !!. Siamo a poche centinaia di metri dal cuore della città e ci tuffiamo nel magnifico viale che ci conduce “direttamente” alla birreria HB dove ci associamo alle musiche dei festaioli che animano questo luogo e fra canti e qualche birra di troppo, passiamo una degna serata di chiusura del nostro piacevole viaggio. La mattina successiva, 7 gennaio, ripartiamo verso casa, pensando già al prossimo viaggio.

Un ringraziamento agli amici di viaggio Elena e Olivo, nonché a mia moglie Fiorella, che hanno contribuito alla perfetta organizzazione di questa gita.

 

Zio Fester

 

 

INFORMAZIONI LOGISTICHE:

 

Itinerario: Verona-Monaco-Norimberga-Potsdam-Berlino-Dresda : km totali percorsi 2120

 

Soste: a Berlino Spandau, Reisemobilhafen, in Streitstrasse 86, 12 € al giorno. Per il centro Bus 145

          fino allo zoo quindi il metro’ per tutte le destinazioni.

          a Berlino centro, Steinbock & Sohn in Alexandrinen strasse 125 , 16 € al giorno. Con il 

          metro’ sei subito in centro.

          A Dresda, Parkplatz Wiesentorstrasse, solo parcheggio, 24 ore: 16 € 

 

          Le soste a Berlino sono ottime e con tutti i servizi necessari ai camperisti.

 

Altre spese: € 14,80 al giorno per 4 persone (sarebbero 5, ma eravamo in quattro!!) per tutti i mezzi

                    Pubblici.

                    € 4,50 a persona, museo della Tecnica

                    € 8 a persona, entrata al parco Sanssouci con il Castello, più 5 € l’entrata al New Palais