Capodanno a Iesolo
Home Su

 

Ultimo dell’anno a Jesolo…e oltre!
Ci siamo ritrovati in due equipaggi all’area di sosta “Don Bosco” già Domenica 28. Subito una lieta notizia, Renato proprietario dell’area di sosta, metteva a disposizione del gruppo “Lupo” una stanzetta con tavoli e panchine.
Abbiamo potuto pranzare e cenare in compagnia.
Lunedì 29 abbiamo visitato nel centro Jesolo il presepe di sabbia. La sabbia viene pressata tanto da essere scolpita come fosse pietra. I personaggi e mille particolari sono stupendi. I chiavistelli della porta, espressioni dei visi, i drappeggi che coprono elefanti e cammelli, tanti tantissimi oggetti, paesaggi riprodotti minuziosamente scolpiti.
Martedì 30 di buonora approfittando del sole e cercando di non pensare all’aria pungente, con pullman e traghetti abbiamo visitato Burano – Murano – Torcello e una capatina in P.za S.Marco. Verso sera arrivo di altri equipaggi nell’area di sosta.
31 Dicembre mattina e pomeriggio libero.
Ore 19 tutti a tavola ( su prenotazione) pasticcio, grigliata mista, radicchio, polenta e poi ognuno ha condiviso qualcosa di suo: vino, frutta secca, pomodori, spumante, caffè, liquori.Alle 23.30 aspettando mezzanotte tutti in spiaggia per il falò, i botti, pandori e spumante offerto dal proprietario dell’area “Don Bosco” per tutti; abbiamo calcolato circa quattrocento camper.
Ritornati al locale siamo rimasti in compagnia fino alle ore 2.30 mentre fuori tutto si imbiancava sotto la neve.
Il primo giorno dell’anno qualcuno ritornava a casa mentre con sette equipaggi del Lupo più due camperisti che si sono aggiunti (non del nostro gruppo) siamo partiti per le terme di ČATEŽ pernottando a Redipuglia.
Il mattino seguente dopo una breve visita al museo e ai cimeli di guerra partenza per la Slovenia. Arriviamo al mega campeggio alle 13.30. Dopo il pranzo entriamo alle terme e per tre ore siamo al calduccio degli ambienti termali con vasche piccole, grandi, calde, caldissime, idromassaggi, giochi d’acqua, scivoli…il tutto circondato da vetrate che lasciavano vedere anche: ristorante, gelateria, solarium, massaggi, basti pensare che vi sono 1729 armadietti per quanti vi entrano.
Il giorno successivo dieci gradi sotto zero fuori ma noi nuovamente al caldo termale.
Il 4 Gennaio partenza per tornare in Italia. Viene proposta e accettata l’idea di fermarsi a Trieste. I due nuovi camperisti proseguono per casa ma probabilmente si iscriveranno al nostro club. Siamo rimasti in sette equipaggi e dopo aver pranzato, ognuno sul proprio camper, visitiamo il centro. Sul lungomare si apre la grande P.za Unità d’Italia con ai tre lati grandiosi palazzi sede del Comune e altre istituzioni.
Proseguiamo sul colle che porta al Castello di S. Giusto e nel percorso visitiamo la Cattedrale, e resti romani compreso un bel arco circondato da abitazioni dei giorni nostri. La sera per fortuna troviamo da pernottare sullo stretto lungomare che porta al Castello di Miramare. Al mattino visita a questa residenza di Massimiliano d’Asburgo, fratello dell’imperatore Francesco Giuseppe, cognato di Sissi e a sua volta imperatore del Messico dove morì fucilato dai rivoluzionari.
Merita visitarlo specialmente in primavera perché penso che il grandioso parco sia una cornice meravigliosa a questa residenza.
L’interno di questa villa-castello è ancora arredato come ai tempi della costruzione. Con le cuffie-audio la visita è ancora più interessante perché ci sono parecchi quadri (tutti i regnanti di quel tempo), oggetti ricavati in dono dai sovrani, papa, etc…che vengono dall’Oriente all’Occidente.
Ritorniamo ai camper e altri due equipaggi ci lasciano per proseguire per Cividale del Friuli per la sagra con piatti tipici e falò della Befana.
I cinque camper rimasti prendono la strada del ritorno...però è ora di pranzo.
Per finire in bellezza, dato che il tempo era primaverile, fermata a Grado: fuori i tavolini e risotto per tutti. Partiamo per il rientro e a sera siamo tutti a casa.
È stato un bel viaggio positivo sotto tutti i punti di vista. La fortuna ci ha aiutato: il tempo, la saletta a nostra disposizione, nessun incidente ha fatto si che pur non avendo programmato in precedenza è riuscito bene e penso che ai partecipanti avrà lasciato qualcosa da ricordare.

Renata e Luigi