PIEMONTE - UN LUNGO WEEK-END INVERNALE
3/6 gennaio 2003
Non ancora esausti dalle festività natalizie, siamo partiti in due
equipaggi alla volta del Piemonte,
regione bellissima, nonché martoriata da calamità naturali, purtroppo,
molto spesso.
La destinazione iniziale è naturalmente Torino e dopo un viaggio
tranquillo, arriviamo verso le 22 del 3 gennaio in centro città.
Troviamo posto per la notte in un parcheggio all’angolo tra via Paesana
e via Bossolasco, nei pressi di corso Peschiera.
La mattina successiva decidiamo di vedere un po’ il centro della città,
riservandoci la visita al Museo Egizio il pomeriggio, visto il precoce
calar del sole pomeridiano. Parcheggiamo nei pressi di Piazza Castello,
in viale Partigiani, due passi e siamo al centro della piazza, davanti
al Castello e a Palazzo Madama. La piazza, molto bella, è attorniata per
tutto il perimetro da un continuo porticato dove è possibile passeggiare
tranquillamente, affascinati dal tourbillon di negozi di ogni tipo;
peccato per quel grattacielo grigio che dalla piazza si nota stagliarsi
al cielo, la zona storica ne avrebbe fatto volentieri a meno. Una via
traversa della piazza ci conduce alla Mole Antonelliana, monumento
imperioso che dà la possibilità di vedere tutta la città salendo sulla
sommità in ascensore, purtroppo c’era la nebbia, cosa abituale di questi
tempi, perciò niente salita e niente “vista”; ci consoliamo girovagando
per l’altra magnifica piazza di Torino, Piazza S.Carlo, ed altra
immersione tra i portici “griffati”, tanto per rifarsi gli occhi.
Passeggiando per le vie centrali, nei pressi di Piazza Castello,
troviamo la chiesa della S.S Trinità, che merita una visita e dove il
Rettore, Don Ormondo, è sempre a disposizione dei fedeli.
Finiamo la nostra visita del centro in piazza della Repubblica dove il
famoso mercatino Balon, non ci ha entusiasmato un granchè, e lascia
sconcertati che una città come Torino, ex capitale d’Italia e centro
storico/culturale, sia imbrattata anche nelle vie centrali, con scritte
sui muri ed una sporcizia che non lascia indifferenti.
Il pomeriggio, visita al nostro primo punto del programma: il museo
Egizio.
Affascinati da sempre alla storia egiziana, il museo è secondo solo a
quello del Cairo con due sale dedicate alla Statuaria, dove spiccano
quelle dei Faraoni Ramses II e Sethi I . Altre sale raccolgono
sarcofaghi dove quello di Nefertari ci ha colpito per la maestosità e
mummie anche di gente comune, più una collezione di oggettistica, di
culto, funeraria e di vita quotidiana; stoffe e papiri i più
interessanti.
E’ importante sapere che la civiltà egiziana, al contrario delle altre
civiltà che hanno una tradizione ininterrotta, è stata ricostruita
interpretando i documenti e reperti fortunosamente sopravvissuti e
recuperati dall’attività archeologica, perciò è una storia di ipotesi
che si sono confermate dopo le varie scoperte e che và ancora
correggendosi ed ampliandosi.
Dopo questo assaggio di cultura, ci avviamo verso la nostra seconda
meta, la Palazzina di caccia dei Savoia di Stupinigi, alla periferia sud
di Torino, che visiteremo la mattina successiva.
Ormai è ora di cena e cerchiamo un posticino per cenare e sistemarci per
la notte.
A Borgaretto di Beinasco troviamo la trattoria “la Bocciofila” dove
oltre la cena, alcuni non più giovani musicanti hanno rinsaldato le
tradizioni folcloristiche italiane con acuti degni di un tenore;
originale la vecchia fisarmonica di centotrent’anni, ancora in piena
attività.
Sosta notturna sul piazzale della trattoria con raffiche di vento che
facevano ballare il camper.
Al mattino della domenica, un sole splendente ci accompagna alla Reale
Palazzina di Caccia dove in un padiglione è aperta fino al 16 febbraio,
una mostra temporanea di quadri del ‘500, ‘600, ‘700; opere che ci hanno
entusiasmato, perché ammirare i tenebrosi soggetti del Caravaggio, la
veduta di Piazza San Marco del Canaletto, dove i più piccoli particolari
sono incredibilmente vivi, i ritratti di Giovan Battista Moroni, che ti
parlano con lo sguardo, non ha semplici paragoni; e riferiamo quel che
ci ha colpito maggiormente, ma non tralasciamo il Tiepolo, il Tiziano,
il Guercino, il Veronese che hanno deliziato la nostra visita.
Dopo l’arte, la storia; entriamo finalmente nelle stanze dell’immensa
villa progettata nel 1729 e considerata dall’Unesco, patrimonio
dell’umanità.
L’interno della palazzina è diviso in quattro grandi appartamenti che
fanno da cornice al sfarzoso salone centrale, usato per ricevimenti, che
affascina per gli affreschi imponenti che lo circondano.
Gli appartamenti sono arredati con mobili di stili diversi e sono
affrescati da artisti torinesi del periodo 1732-1785.
La piccola reggia, è stata abitata da personaggi famosi come la prima
Regina d’Italia, Margherita di Savoia, da Paolina Bonaparte, oltre a
Napoleone nel 1805, prima dell’incoronazione a Re d’Italia.
Si nota comunque che i lavori di restauro saranno ancora molto
impegnativi, perché una leggera vecchia decadenza è palese nel visitare
il complesso reale.
L’immersione storica è terminata, quindi ci dirigiamo senza indugi verso
Rivalta dove Deborah, Anna e Piero, una famiglia di amici del posto, ci
attendono per il pranzo, riservandoci un’ospitalità che ribadisce la ben
nota cordialità piemontese.
In serata, avendo qualche ora a disposizione, ritorniamo in centro
Torino per visitare la Sacra Sindone nel Duomo.
Naturalmente la famosa reliquia non si vede, ma la si può immaginare,
perché distesa sotto un drappo, su un altare delle dimensioni di circa
4,30 metri per 1,80, misura approssimativa della Sindone; comunque è
visibile una fotografia con le dimensioni ridotte di un terzo.
Una visita mistica e religiosa che ha impreziosito il nostro viaggio.
Ormai sera, ci spostiamo verso Cherasco, dove c’è un’area di sosta
camper, per proseguire il mattino successivo verso Grinzane Cavour.
Di Cherasco, che purtroppo vediamo di passaggio, ricordiamo la posizione
splendida su una collina delle langhe, che lascia una visione del
paesaggio, davvero incantevole, oltre naturalmente il piccolo centro del
paese medioevale, curatissimo e armonioso.
La tappa mattutina ci porta a Grinzane Cavour, con il famoso Castello
che domina la vallata, dove abitò il famoso statista italiano e dove lo
stesso Cavour fu Sindaco.
Ora il castello è un museo ed è sede di un’enoteca regionale, ma questo
lo abbiamo solo letto sulle nostre guide, perché in questo periodo non è
aperto, ma certo ritorneremo.
Ci resta comunque la splendida visione delle vallate delle Langhe, che
non lascia insensibili.
Ancora qualche ora ed il nostro viaggio finisce, giusto in tempo per in
salto ad Alba, per acquistare qualche prodotto della zona, famosa per il
tartufo, oltre naturalmente i vini pregiati come il Barolo.
La nostra gita termina qui, con una bella nevicata fuori programma, che
non complica il ritorno a casa.
Un ringraziamento ai nostri compagni di viaggio Marina e Graziano ed ai
nostri ospiti torinesi Deborah, Anna e Piero per la loro simpatia.
Fiorella e Claudio Beltrame
Informazioni logistiche:
Museo Egizio: visita con egittologo alle 14-16-18; non ho gli orari del
mattino. A persona € 7.
Aperto dalle 8,30 alle 19,30, lunedì escluso, telefono 011 5617776,
e-mail www.museoegizio.it,
Via Accademia delle Scienze 6, vicino a P.zza S.Carlo.
Cherasco: area attrezzata grandissima all’entrata del paese, gratuita e
in ottima posizione.
Palazzina di caccia dei Savoia, a Stupinigi: enormi parcheggi su
entrambi i lati del viale che porta alla villa; apertura ore 10. Per
informazioni e prenotazioni tel. 011 3581220.
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