Carnevale di Cento 2001
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CARNEVALE A CENTO
9-10 febbraio 2001

In occasione del carnevale di Cento, Ferrara, abbiamo fatto una piacevole gita dove il CAMPER CLUB DEL LUPO ha fatto sentire ancora la sua voce.
Siamo partiti il 9 febbraio in 10 equipaggi circa e guidati dal nostro fido Capo ci siamo imbarcati verso vie impervie per l’avventura.
A sera inoltrata eravamo già parcheggiati ottimamente, e festeggiavamo a Sangiovese e Porchetta.
L’organizzazione è stata quasi perfetta (la perfezione non è di questo mondo), abbiamo pagato le nostre 25000, ritirato i gadget offerti e ce ne siamo andati a zonzo tanto per capire dov’eravamo.
Molto carina la città di Cento, con un bel centro storico di vie tutte arcate, dove la mattina successiva, con una guida, abbiamo potuto ammirare il quartire degli ebrei, completamente ristrutturato, con viuzze lastricate a sassi; nonostante il restauro, questo quartiere è molto bello e tenuto in ordine con la massima cura.
Pittoresca la Rocca, simbolo di Cento, da dove parte il carnevale, e che fungeva un tempo da carcere.
Continuando la visita entriamo nella chiesa della “Madonna del Rosario”, fatta costruire tra il 1633 ed il 1645 da Giovanni Francesco Barbieri detto il “Guercino”, in omaggio alla Madonna per la fine della peste del 1630. Stupendi gli affreschi del Guercino che adornano tutta la chiesa; sull’altare troneggia la statua della Madonna del Rosario, che a settembre di ogni anno viene portata in processione per la città: incredibile come la statua scenda dall’altare tramite delle piccole carrucole che piano piano la fanno scendere; sembra che la Santa da sola scenda per andare in processione con i fedeli.
Molto interessanti anche i due confessionali, ricavati da due portantine veneziane: fatto molto curioso.
Usciti dalla chiesa, notiamo con curiosità un cartello su un portale con scritto “Partecipanza agraria”; la nostra guida ci informa della tradizione tramandata nei secoli di padre in figlio, che terreni bonificati a quel tempo, vengano ancora oggi divisi i parti uguali, ogni vent’anni, tra i discendenti maschi che dall’inizio avevano questa Partecipanza: è più che altro una cosa simbolica, trattandosi di circa 6000 metri di terra.
Con questo la visita della città è finita, ritorniamo a ritemprarci ai nostri “bambini” camper, dove per fortuna non manca mai un buon bicchier di vino.
La serata del 10 si preannuncia favolosa; partiamo alla volta del Palasport, per la festa delle ballerine brasiliane, tutti con volti libidinosi come vecchi in andropausa; per vedere cosa ? cinque ballerine piumeggianti che dopo due balletti brasiliani !!!saltavano sulle note di “romagna mia e generi vari” !! veramente vergognoso.
Comunque se volete vedere da vicino una di dette ballerine, ho una foto concessami da una mora favolosa !!!.
In ogni caso serata sprecata, se non ci fossero stati gli amici e la compagnia a risollevare gli animi !!!
come, direte voi !, ma naturalmente seduti a tavola: all’una di notte con tanto di tavolo, sedie, ombrellone, lampada, spaghetti con acciughe, recioto e via di seguito.
Il giorno della sfilata, l’11, ci organizziamo per preparare uno scherzetto all’amico Mario, che ci ha sbeffeggiato con la sua porchetta.
Finito il pranzo, dove tra l’altro come al solito, il caro Diego rimaneva senza Gas, tanto da dover fare una colletta per dargli da mangiare, poverino !, ci tuffiamo nella marea di gente in mezzo alla sfilata. Chi scrive, camuffato in maschera, ha saldato il conto con il famoso Mario porchettaro, facendolo impazzire fino a farlo proteggere dai carabinieri: se volete saperne di più venite con noi la prossima volta.
Testimonial della bellissima sfilata, Marco Pantani con il quale ho potuto fare una foto, e Jo Squillo, che vista la mia sensibilità ! per le donne, non ho potuto esimermi da un baciamano.
Dopo aver visto i carri, sono sei ma magnifici, degni di Rio De Janeiro, siamo tornati verso la piazza centrale che era una bolgia infernale e noi girando al largo siam ritornati al camper per l’ultima piadina con sangiovese annesso.
Quindi la ripartenza verso casa, dove, per fare 110 chilometri, ci abbiam messo due ore e mezza, ma d’altra parte la parola del Capo non si discute mai.
Grazie amici e al prossimo viaggio.

NOTA: Mario si è sbaffato volgarmente un panino con porchetta davanti ai nostri occhi senza avere un minimo di pietà.
NOTA numero 2 : Diego la mattina appena alzato è inguardabile, non arrischiatevi.
NOTA numero 3 : Silvana, la signora della notte, ci ha deliziato con il suo sorriso “lunare”.
NOTA numero 4 : Solo il CAMPER CLUB DEL LUPO fà divertimento nel mondo e chi non viene con noi, peste lo colga.

Zio Fester