Olanda fiorita
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OLANDA IN FIORE

21 aprile – 1 maggio 2007

 

Il 21 aprile siamo partiti per l’ennesimo viaggio europeo dirigendo la nostra freccia a quattroruote verso l’Olanda, paese dei fiori, che in questa stagione è particolarmente affascinante.

Il Brennero e poi su, per le stupende montagne bavaresi, fino alla caratteristica ed accogliente area di sosta di Weissbach, in Germania, a dieci minuti da Fussen.

Sosta tranquilla fra i monti con il fischio del treno che ci fa compagnia, ma non disturba.

Il giorno successivo di buon’ora (che per noi sono quasi le 9 !!) ripartiamo verso la prima meta del nostro viaggio, e dopo 800 km, un po’ pesantucci, arriviamo a Kinderdijk, letteralmente “diga del bambino” da un’antica leggenda, dove possiamo ammirare gli storici mulini a vento che visiteremo la mattina successiva.

Sono 19 mulini, patrimonio dell’Unesco, costruiti nella metà del diciottesimo secolo per il drenaggio delle acque. Uno solo è aperto al pubblico per una visita, che permette di capire come vivevano e dove lavoravano i mugnai. La visita è interessante e ci si domanda come potevano vivere in luoghi così piccoli, che sembravano le piccole case degli gnomi, seppur molto accoglienti nella loro semplicità.

Riprendiamo la strada e volutamente saltiamo Rotterdam, per dirigerci a Den Haag (l’Aia).

Ci fermiamo a Delft, famosa cittadina per le ceramiche biancoazzurre. Una veloce visita alla chiesa dove è sepolto Guglielmo d’Orange, padre dei Paesi Bassi, e via verso Den Haag.

Ci accampiamo nell’ottimo centro vacanze Kijkduinpark, dove un comodo bus, con partenza ogni 15 minuti, porta in centro città.

Una serata rigenerante, in attesa del nuovo giorno.

La giornata inizia con la visita al museo Mauritshuis, pinacoteca reale dove Rembrandt è parte viva della scena, con opere inestimabili che vanno al di là del semplice fatto artistico; non siamo certo noi esperti d’arte da poter dare giudizi, ma tele di questo genere riempiono gli occhi di chi le ammira.

Di una bellezza sconvolgente “la ragazza con l’orecchino di perla” di Johannes Vermeer, pittore olandese del ‘600, ritenuta la Mona Lisa olandese.

Usciti dal museo ci godiamo il Binnen-hof, cortile di quello che un tempo era il palazzo del Governo, con al centro la sala dei Cavalieri, splendido edificio gotico del XIII secolo, dove si riuniscono i due rami del Parlamento presieduti dalla Regina.

Un po’ di shopping per le vie del centro e quindi la rivelazione (almeno per noi) di questa città:

il Panorama Mesdag.

Lo visitiamo su consiglio di un amico ed è una vera scoperta. Non so come cominciare!!, si tratta di un dipinto del 1881, una veduta della costa di Scheveningen.

Un panorama cilindrico di 120 metri ed un’altezza di 14, che crea un’illusione ottica notevole.

E’ una di quelle opere che non ti stanchi mai di fissare e prima di andartene aspetti altri 5 minuti, e poi altri 5, e ancora 5 e quando esci giri la testa fino all’ultimo momento. Una vera bellezza ipnotica.

Stanchi morti ma soddisfatti della nostra visita, ritorniamo al camper per festeggiare

(si fa per dire!!) il nostro anniversario di matrimonio che scade proprio oggi.

E’ già il 25 aprile e ci muoviamo verso Lisse per il famoso parco Keukenhof, paradiso dei fiori e dei colori.

La fantasia e le varietà di colori e composizioni di questo giardino dell’Eden, rivelano una cura ed un amore per la natura floreale, straordinaria. Fare una lunga passeggiata fra tulipani, giacinti, narcisi, azalee, ortensie, orchidee, è stato un vero piacere per gli occhi e per l’olfatto, con una varietà di profumi deliziosi.

Una grande attrazione che merita sicuramente una visita.

Rimettiamo in movimento il nostro spirito libero e avanziamo verso Amsterdam.

Arriviamo un po’ stanchi, ma come non addentrarci subito in questa capitale del peccato !!!.

Fra canali e ponticelli ci ritroviamo nel famoso quartiere a luci rosse, dove le donnine in vetrina ci fanno “ciao ciao”; ma una visita certamente più qualificata ci porta alla casa di Anna Frank.

Momenti toccanti nel vedere la viva testimonianza di questa famiglia ebrea, nascosta per anni in una soffitta, con il solo potere di un piccolo diario scritto dalla giovane Anna, giovane ma già matura per capire l’atrocità di quello che si stava compiendo in quel periodo infernale per il mondo intero.

Vedere e provare a leggere il diario originale di Anna è stato emozionante come l’avessimo avuta davanti a noi.

Usciti da Anna Frank House, ci siamo “strofinati” nelle vie più chic della città, non senza qualche spesuccia.

Ormai è sera e stanchi morti, ritorniamo al nostro fedele camper che avevamo lasciato al camping Zeeburg, che per raggiungere il centro è abbastanza comodo.

La mattina successiva ci aspetta la visita al museo Van Gogh; è uno sfizio personale, quale ammiratore dell’artista, perché Fiorella, mia moglie, ne avrebbe volentieri fatto a meno,  vista anche la costante fila all’entrata già dall’apertura.

Sull’argomento Van Gogh è inutile dilungarci, o piace o non piace, perciò io mi sono gustato la visita di una collezione straordinaria dell’artista di fine ‘800.

All’uscita del museo, ritorniamo verso il centro strategico, piazza Dam, e al primo porticciolo che troviamo, e non è stato certo difficile !!!, ci imbarchiamo per un’interessante giro fra i canali, per vedere dall’acqua, l’architetura dei quartieri cittadini e le caratteristiche case galleggianti, con tanto di permessi comunali di residenza e di abitazione civile.

Tanto per far notare le nostre origini, ci mangiamo una pizza al ristorante Portofino, quindi una doverosa passeggiata nel famoso mercato degli artisti e delle pulci di Waterloo plein, fino alla casa dove ha vissuto il maestro Rembrandt.

Non ce la facciamo più, sono otto ore che camminiamo, perciò per oggi è finita; acquistiamo velocemente una cinquantina di bulbi di tulipani, e fra un alveare di biciclette, arriviamo al bus che ci porta al campeggio.

Un’altra piacevole giornata ci attende, ripartiamo da Amsterdam e ci dirigiamo verso nord, facciamo tappa a Volendam, splendido e antico paese di pescatori, costruito lungo un diga, con abitazioni caratteristiche olandesi ed un porticciolo veramente incantevole dove si può acquistare del buon pesce affumicato.

Continuando il viaggio attraversiamo la grande diga Afsluitdijk, una imponente struttura lunga 32 chilometri che serve per il controllo delle maree. Delle gigantesche chiuse consentono il drenaggio delle acque e la navigazione.

Attraversata la diga, facciamo rotta per Giethon, nell’Olanda centro-orientale, dove arriviamo verso sera nell’area di sosta Stichting Waterrecreatie Steenwijkerland.

Giethon, denominata la piccola Venezia verde, è stata una magnifica scoperta, e improvvisandoci marinai provetti, ci siamo addentrati nei canali cittadini con una barca presa a noleggio

(15 € un’ora, ma a noi ce ne son volute due per ritornare!!!).

Chiamata anche la “città senza strade”, Giethon è esattamente così, una fitta rete di canali e di ponticelli che rendono questo luogo silenzioso e romantico allo stesso tempo, con villette sulle rive di ogni via d’acqua. Non da meno è la flora e fauna che abbiamo avuto modo di vedere nei canali circostanti; un capriolo ci ha guardato dritto negli occhi senza nessuna paura, sentendosi sicuro e protetto. Uno spettacolo davvero unico che ci ha galvanizzato.

E’ già il 29 aprile e proseguiamo il nostro viaggio verso Arnhem.

Siamo ad Arnhem per visitare un caratteristico museo all’aperto, l’Openluchtmuseum, che in un parco vastissimo, mostra un antico villaggio olandese, con tutti i personaggi dell’epoca e dove, con un po’ di antichi ricordi, chiunque poteva fare da figurante.

Personaggi che si muovevano in queste fattorie, fabbriche di birra, caseifici, mulini, mestieri di ogni genere e tutti con costumi e abiti del tempo; parliamo degli anni che vanno dal 1950 ai giorni nostri.

Dirò che ci è sembrato di ritornare indietro di qualche anno anche noi, vedendo un vecchio locale, con juke box, biliardino, flipper e tavolini da primi approcci, con sottofondo musicale dei nostri tempi.

E’ stato un bel revival, compreso una sorta di campeggio con roulotte ed auto d’epoca, esibite da questi collezionisti straordinari che ci invitavano nella loro piazzoletta.

E’ il momento di partire e dirigiamo verso Norimberga, in Germania, dove arriviamo un po’ stanchini (580 km).

E’ il nostro penultimo giorno, ma un’ulteriore visita non ce la lasciamo scappare.

Norimberga è una città fortificata, famosa per il processo ai criminali nazisti, nel primo dopoguerra.

Il centro è arricchito da due splendide chiese gotiche, ricostruite dopo i bombardamenti subiti durante la guerra, in particolare la chiesa di San Sebaldo è da ammirare con le sue tre navate e con la storia della ricostruzione. Quattro passi per le vie del centro e quindi via, verso Monaco di Baviera, per la nostra rituale serata in birreria.

Parcheggiati nel nostro “piccolo posto segreto”, vicino al centro, in due passi siamo in Marien Platz alla birreria Hofbrauhaus, dove in compagnia di amici provenienti da Salisburgo, ci immergiamo in un mare di birra.

Il mattino successivo, appena il tempo di svegliarci ed eravamo già a casa; peccato, ma stiamo già pensando al prossimo viaggio.

 

Zio Fester

 

INFORMAZIONI LOGISTICHE:

km percorsi 2835

Camper + due persone

 

Visita al mulino a Kinderdijk  6 € in due + parcheggio 4,50

Campeggio Kijkduinpark a Den Haag 25 € al giorno

Museo Mauritiushouse 10 € a testa

Panorama Mesdag  5 € a testa

Parco Keukenhof  13 a testa + 5 parcheggio

Museo Van Gogh  10 € a testa

Museo Anna Frank 15 € due persone

Campeggio Zeeburg ad Amsterdam 20 € al giorno

Ad Amsterdam biglietto per mezzi pubblici € 6,80 per 24 ore,

gita in battello per la città € 7,50 a testa x un’ora

Area di sosta ottima a Giethorn  10 € al giorno

Openluchtmuseum ad Arnhem  13,50 € a testa + 5 parcheggio