PRAGA E BOEMIA
24/29 Aprile 2002
di Fiorella e Claudio Beltrame
Il nostro viaggio inizia in una serata di pioggia e nebbia !!!, non è
uno scherzo, ma quello che abbiamo trovato al Brennero, nella serata del
24 aprile.
Partiti in serata da Verona, dirigiamo la prua del nostro Camper, verso
Innsbruck, dove pernottiamo in un area autostradale. Giovedì 25 inizia
l'avvicinamento a Praga, meta del nostro viaggio.
Scegliamo di percorrere l'itinerario Monaco-Regensburg-Pilsen-Praga, che
ci sembra il più pratico ed il più scorrevole; scelta azzeccata; a
Pilsen, nella Rep. Ceca, pranzo e poi in un'ora siamo a Praga. La meta è
il Caravan Park Yacht Club, nel bel mezzo della Moldava, fiume praghese,
che abbiamo scelto come base; un aiuto prezioso ci è dato da un ragazzo
del luogo, che con estrema gentilezza ci accompagna direttamente sul
posto.
Ottimo campeggio per il servizio che deve dare, che è appunto base di
partenza per il centro di questa città che vive di un turismo molto
fiorente.
Trovandoci nel bel mezzo del fiume, un battello del camping, ci
trasporta da una riva all'altra dove c'è la linea metropolitana proprio
nelle immediate vicinanze.
La nostra vacanza inizia alle 17 del 25 aprile, con un primo assaggio
del centro ed uno studio delle linee del metrò, che sicuramente è il
mezzo di trasporto migliore per gli spostamenti veloci; raccomandiamo
fare il biglietto di viaggio turistico, che può avere validità dalle 24
alle 72 ore, su tutti i mezzi pubblici; attenzione perché i controlli
sono frequenti e rigorosi.
Il primo approccio con la città non poteva che essere il famoso Ponte
Carlo, fatto costruire da Carlo IV nel 1357; lo percorriamo in lungo e
in largo, rimanendo affascinati dalle statue ai lati che lo sovrastano
per tutta la sua lunghezza, da notare quella di San Giovanni Nepomuceno,
lucida in alcune parti perché toccarla è considerato un gesto
scaramantico. Il ponte è invaso da artisti di ogni genere, nonché
pittori e banchi di souvenir; ci ha colpito notevolmente un suonatore di
bicchieri !!, faceva uscire da una ventina di calici pieni d'acqua, una
musica bellissima che veniva amplificata con una batteria d'auto e dei
fili attaccati ad ogni bicchiere e a due piccoli altoparlanti; non
avevamo mai visto niente del genere.
Passeggiamo lungo il ponte, ammirando nel contempo il panorama che ci si
presenta, in special modo l'imponenza maestosa del Castello, che
visiteremo il giorno successivo; ripassiamo sotto la Torre del Ponte
della Città Vecchia e ci tuffiamo tra la folla nella famosa Staromestskè
Nàmestì, Piazza della Città Vecchia, e qui ammiriamo la Chiesa di San
Nicola, la Chiesa di Santa Maria di Tyn con le sue splendide guglie e la
statua della Vergine in oro massiccio, il Municipio con il grande
Orologio Astronomico che allo scoccare dell'ora, raduna una vera folla
per ammirare il passaggio dei dodici apostoli da due finestre sulla
parte alta.
A questo punto, un po' affaticati anche dal viaggio, decidiamo di
ritornare al Campeggio e che per il primo giorno può bastare; sono le 21
ed un bel sonno non ce lo leva nessuno.
La mattina del 26 decidiamo di dedicarla ad una gita in periferia,
perciò ci dirigiamo verso la parte nord della città, per ammirare il
bellissimo Palazzo Troja (Trojsky Zàmek) una villa del XVII secolo, con
uno dei giardini più belli della Boemia. L'interno della villa, visita a
pagamento, è una rassegna di dipinti ed affreschi di artisti storici
della Rep. Ceca, ma la ciliegina sulla torta è la Sala Imperiale; ricca
di affreschi, dalle pareti al soffitto, in una grande immagine
continuativa, con una visione tridimensionale in un'illusione ottica che
amplifica ben oltre i 12 metri d'altezza; l'artista Abraham Godyn, si è
ispirato ai metodi di pittura dei migliori artisti italiani dell'epoca,
intorno al 1690/95.
Pensiamo che questa sala, che ospita concerti, come opera d'arte, sia
sicuramente una delle migliori del mondo, tanto da ammirarla molto
attentamente e senza fretta.
La visita ci porta via quasi tutta la mattina, ma prima di ritornare per
il pranzo, abbiamo una mezz'ora per un tragico ricordo; la morte nel
1969 di Jan Palach, giovane cecoslovacco che, in Piazza Venceslao, si è
dato fuoco per la libertà del suo Paese dopo l'invasione dei russi nel
1968. Sul luogo, solo una croce in legno con dei fiori ed il testo
"Primavera di Praga" famosa canzone di Guccini depositata da un italiano
di passaggio; un ricordo che ci riporta agli anni difficili della nostra
gioventù.
Il nostro Camper ci riporta alla realtà odierna e, dopo il pranzo, ci
rituffiamo nei ricordi dell'antica Praga e saliamo al Castello, Prazsky'
Hrad, che domina tutta la città.
Saliamo a piedi per una scalinata con veduta panoramica eccezionale che
ci fa dimenticare il piccolo "sforzo", anche per tutti i piccoli
ambulanti con i loro banchi pieni di souvenirs, dalle cartoline ai
cristalli di Boemia; dobbiamo riconoscere che è stata una.... salita
romantica molto piacevole. Arriviamo ad una delle entrate del Castello
dove due Guardie imperterrite fanno quasi da anfitrione per il flusso di
turisti che entrano; passando davanti alla Basilica di San Giorgio e
alla Torre delle Polveri, giungiamo alla Cattedrale di San Vito, il
monumento più importante della città, costruito nel 1344, all'interno è
sepolto San Venceslao in una tomba decorata di pietre preziose;
splendide le guglie gemelle sulla facciata della cattedrale. Sulla
stessa piazza, l'antico Palazzo Reale, con la cancelleria del Presidente
Havel, poco più avanti tutti gli uffici Presidenziali; stupendi ,
inoltre i giardini Reali, che portano fino al Belvedere, bellissimo
palazzo in stile rinascimentale italiano. Ritorniamo sui nostri passi
per ritornare alla base, ma prima di uscire dalle mura del Castello, un
doveroso sguardo ad una delle vie più famose della città, la Via
dell'Oro.
E' una piccola viuzza lunga un duecento metri circa, con tutti
negozietti artigiani, con ogni genere di prodotto; sono luoghi molto
piccoli ricavati anche nella roccia, con porte da starci attenti ad
entrare per non uscirne con due bei cornetti; in un passato remoto erano
adibiti ad abitazioni per le guardie del Castello. Dalla via dell'Oro
usciamo direttamente dalle mura e con la nostra bellissima scalinata
ritorniamo verso il metrò che ci riporta al camping.
La serata è uggiosa e al calduccio del nostro Camper, studiamo
l'itinerario per il mattino seguente.
Di buona lena, alle 9 siamo in partenza per il Santuario di Loreto, ad
ovest del Castello, dove si può ammirare un tesoro di inestimabile
valore, gli Ostensori , con il più prezioso incastonato di oro e
diamanti; mistica è la Santa Casa, sempre all'interno del Santuario, che
riproduce esattamente quella di Loreto in Italia, dove, dice la
leggenda, l'Arcangelo Gabriele annunciò a Maria Vergine, la nascita di
Gesù. Sono un cinquantina in Boemia e Moravia i Santuari come questo,
proprio per ricordare l'apparizione dell'Arcangelo alla Madonna.
Un pò più folcloristica, la Torre Campanaria, in stile barocco, che allo
scoccare dell'ora, suona una dolce melodia, data da trenta campane e
creata intorno alla fine del 1600.
L'ultima fugace visita prima di ripartire da Praga, ci porta al
Monastero di Strahov; fondato nel 1140 dai monaci Premonstratensi,
questo Monastero rispecchia lo stile gotico con il quale è stato
ricostruito dopo un incendio nel 1258. Due cose ci hanno colpito in
questo luogo, la sala filosofica con i suoi affreschi stupendi e la sala
teologica con dipinti ispiranti amore per la sapienza.
La visita della capitale Ceca è finita, decidiamo di ripartire
percorrendo una strada diversa da quella d'arrivo, perciò nel pomeriggio
di sabato, via verso Ceské Budejovice, nella bassa Boemia.
Verso sera ci sistemiamo in un Campeggio/Motel molto carino e
tranquillo, a due passi dal centro della cittadina; passiamo la serata
in una tranquillità assoluta.
Al mattino, ammiriamo una delle più belle piazze della Boemia, veramente
un'opera d'arte di forme barocche, con la sua cupa Torre Nera dalla
quale si gode di una vista bellissima sulla città. Facciamo qualche
acquisto veloce per i nostri figli e quindi risaliamo sul nostro
instancabile Camper e ci dirigiamo, con ottime referenze, verso una
cittadina tutelata dall'Unesco, Cesky Krumlov, a due passi dal confine
con l'Austria.
Mai referenze furono più indovinate. Stupenda città, ai piedi di un
castello con la sua torre rossa, di una bellezza incantevole.
Attraversata in più punti dalla Moldava, il famoso fiume della Rep.
Ceca, Cesky Krumlov è caratterizzata da vicoli che si snodano per tutto
il centro e sulle rive del fiume, decine di posticini romantici dove
pranzare fanno da cornice all'imponente castello.
Anche la nostra ultima tappa culturale è terminata perciò nel pomeriggio
di domenica 28, ripartiamo definitivamente verso casa.
Una sosta per la notte nei pressi di Innsbruck, quindi alle 12 del
lunedì, finalmente a casa, festeggiati "ferocemente" dal nostro cane
Levis con il suo compare, il micio Rifle.
INFORMAZIONI LOGISTICHE
Strada percorsa all'andata: Verona-Monaco di
Baviera-Regensburg-Pilsen-Praga
Strada percorsa al ritorno: Praga-Ceské
Budejovice-Linz-Salisburgo-Monaco-
Verona
Km percorsi 1800 circa
litri di gasolio 160 circa
spesa totale circa 500 euro
Bollino autostradale per l'Austria, circa 7,50 euro
Bollino " per la Rep.Ceca 5 euro
A Praga, sosta al campeggio Caravan Park Yacht Club, in una penisola in
mezzo alla Moldava, ottimo e ben servito dai mezzi pubblici. A tutte le
ore i titolari, con una chiatta trasbordano gli ospiti sulla riva del
fiume, dove si trova il metrò.
Nelle due stazioni metropolitane di Mustek e Florenc è possibile fare
biglietti giornalieri per tutti i mezzi pubblici.
A Ceské Budejovice, sosta al Camping/Motel Dlouhà Louka, appena fuori
città in direzione Linz.
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