IN FESTA A SAN MARINO
24/25 marzo 2001
Con mia moglie Fiorella ho fatto una bella gita a San Marino.
San Marino è una località che diamo tutti per scontato di aver già visto
in gioventù.
Io stesso l’ho visitata un “tot” di anni fà, ed ho avuto piacere di
ritornarvi anche perchè non ricordavo nulla.
Dopo aver parcheggiato sul piazzale 10, che dal 15 marzo è l’unico
permesso ai Camper, con dei praticissimi ascensori siamo saliti fino al
centro storico. Per prima cosa ci siamo diretti verso il palazzo
pubblico sede del Governo della mini Repubblica, dove il biglietto
d’entrata valeva anche per il museo di S.Francesco visitato il giorno
successivo.
Di questo palazzo molto suggestivo all’esterno, abbiamo potuto
constatarne la bellezza anche all’interno, in special modo la sala
Consiliare, dove un paio di volte al mese si riuniscono i 60 consiglieri
di San Marino, eletti ogni 5 anni dai cittadini, consiglieri che a loro
volta eleggono i due Capitani Reggenti, che rimangono in carica 6 mesi,
quindi il primo aprile ed il primo ottobre di ogni anno c’è la cerimonia
d’investitura; ho chiesto ad una guida perchè due Reggenti, semplice,
perchè l’uno controlla l’altro e non possono essere rieletti prima di
tre anni.
Mi sono anche chiesto perchè 60 consiglieri ?, perchè nel lontano 1906,
San Marino è stato liberato da un regime di pochi privilegiati che si
passavano le redini della Repubblica di padre in figlio fin dal 1250; i
cittadini, conquistato il potere, hanno chiamato alla responsabilità di
governare, tutti i Capifamiglia, che al tempo, erano 60. Per questo
ancor oggi, il 25 marzo festa nazionale, si festeggiano le Milizie ed i
Capifamiglia in ricordo di quel giorno, ma di questo parlerò più avanti.
Usciti dal Palazzo ci dirigiamo verso le tre Torri, dove acquistiamo un
biglietto unico per tutte.
Visitiamo per prima la Rocca della Cesta, e quindi quella della Guaita e
vediamo soprattutto delle roccaforti che dominano tutta la vallata da
posti inaccessibili; da notare la cura con la quale sono tenuti tutti i
monumenti da noi visitati e la gentilezza del personale addetto.
Dato il nostro continuo passaggio per il centro storico, ci facciamo un
“bagno” di armi, balestre, orologi, accendini, coltelli, statuette,
bigiotteria ed altro, tutti prodotti venduti in migliaia di negozietti
sparsi per il centro e nel frattempo, in omaggio a San Marino, ammiriamo
la Basilica a Lui dedicata.
La sera verso le 19 ci vede ritornare verso il nostro Camper con veduta
panoramica sulla vallata, stanchi morti. Ma ancora non era finita e ci
aspettava una bella sorpresa.
La settimana successiva a S.Giuseppe, ricorre una vecchia festa
tradizionale contadina, dove si balla, si mangia, si beve e si fà un bel
falò in mezzo ad una miriade impressionante di fuochi d’artificio dei
cittadini, che vanno avanti per qualche ora in tutta la vallata e la
cordialità della gente ci ha fatto innamorare delle loro belle
tradizioni.
La mattina del 25 marzo, siamo ritornati in centro per vedere la famosa
festa dell’Arengo, cioè dei Capifamiglia e della Milizia e per noi è
stata una cosa indimenticabile, con tutte le varie compagnie miliziane,
schierate in alta uniforme davanti al Consiglio ed ai due Capitani
Reggenti, che premiavano i militari distintisi nel proprio lavoro.
Cerimonia suggestiva e toccante, immortalata dalle mie foto.
Nel ritornare al Camper, facciamo una sosta in un museo che mi ha sempre
affascinato, quello della tortura.
Fiorella mia moglie, non è voluta entrare, anche perchè in quella stessa
mattinata, c’era già stato uno svenimento e quindi è stato meglio così,
perchè portarla fuori di peso, sarebbe stato un problema.
Comunque ha avuto ragione: è stata una visita agghiacciante ed
inquietante, veramente pazzesca, oltre che per la visione di tutti
questi arnesi di tortura, anche per le “spiegazioni “ dettagliate di
ogni attrezzo, e loro scopo.
Ho visto inorridito una sedia elettrica, che mi ha impressionato perchè
usata ancora oggi e non tutti sapranno che è stata inventata nel 1888
per una specia di sfida sulla corrente continua ed alternata, da
Edison e Westinghouse, due scienziati dell’elettricità, che per sfidare
le teorie dell’uno e dell’altro, hanno messo al mondo un ordigno così
macabro. Per la cronaca il primo a sedersi su quella sedia, fu un tale
in America nel 1889, che non riuscendo a “finirlo” completamente, lo
graziarono con l’ergastolo !.
Con questa ultima “bella” cronaca finisce il nostro piccolo viaggio.
Alla fine del discorso, ho potuto notare che San Marino è semplicemente
un’oasi felice, ma se a qualcuno venisse in mente di stabilirsi da
queste parti, dovrà attendere almeno vent’anni per avere la
cittadinanza.
Un ringraziamento alle “guide” occasionali, che ci hanno aiutato a
scoprire la storia di questa piccola Repubblica.
Zio Fester con Fiorella
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