SICILIA, BACIAMO LE MANI
Io e mia moglie Fiorella, siamo camperisti che cominciano le vacanze
estive già da febbraio, con la programmazione di vari itinerari che
vengono valutati fino alla scelta finale, che quest'anno è caduta sulla
Sicilia.
Mai scelta si è rivelata più azzeccata, sia per l'itinerario che ci
siamo prefissi, sia per l'accoglienza e l'ospitalità che
contraddistingue la gente di Sicilia.
Siamo partiti la serata del 14 agosto, optando per la strada adriatica,
fermandoci per la notte ne pressi di Pescara, poi fino a Bari, Taranto,
quindi giù verso la costa Ionica di Calabria fino a Sibari.
La scelta di questo itinerario stradale è stato dettato dall'intenzione
di evitare un pezzo di Salerno-
Reggio Calabria e ciò si è rivelato doppiamente giusto; per prima cosa
la suddetta autostrada è stata un vero incubo, con cambi continui di
corsia e rallentamenti improvvisi, perciò averne evitata più di metà è
stata una fortuna, e poi per la sosta piacevole a Trebisacce, paesino
affacciato sullo Ionio, dove ci siamo riposati in riva ad un mare
limpidissimo, prima di riprendere la strada.
La prima tappa delle nostre vacanze è stata a Tropea-Capo Vaticano, in
Calabria, al Camping "La Scogliera", dove, nonostante il 15 agosto, ci
hanno ospitato provvisoriamente per la notte, sistemandoci il giorno
successivo; da notare che eravamo in quattro camper.
La sosta ne è valsa la pena, perché, oltre la gentilezza del gestore,
con un trattamento molto familiare, abbiamo trovato un campeggio ben
sistemato, con sguardo sul mare cristallino, in una delle zone della
Calabria forse più belle che raccomando agli amici camperisti.
Il 18 agosto, dopo due giorni di relax, ci apprestiamo a rimetterci in
viaggio per Villa San Giovanni.
Il traghetto per Messina costa lire 61.000 a/r e senza difficoltà ci
imbarchiamo.
La meta successiva è Taormina, quindi dopo un passaggio veloce al
Camping Castello di San Marco, che non ha soddisfatto le nostre
esigenze, ci sistemiamo per la notte all'Eurocamping "Marmaruca" di
Letojanni, dove dopo aver "ammaccato" un'auto in sosta per le stradine
d'ingresso strettissime, siamo stati accolti con la consueta gentilezza
e sistemati un pò alla buona, data la ripartenza per il giorno
successivo.
Bel campeggio tutto in piano, con piazzole un pò ammassate, ma visto il
periodo non si poteva chiedere di più ed ottima base di partenza per
visitare Taormina.
Dopo una doccia ci avviamo alla funicolare che porta alla storica
cittadina con uno dei molti tram a disposizione.
Non c'è dubbio che Taormina sia molto affascinante, perché oltre la
cultura storica, rappresenta quel mondo Vip che noi poveri mortali
vediamo solo in TV; ciò non toglie che un traliccio telefonico che si
vede imperioso dalla piazza più bella della città, strida con un Paese
così caratteristicamente medioevale e che ha la presunzione di volerti
portare in un "piccolo mondo antico".
Dopo un'ottima pizza ed aver fatto quattro passi per le viuzze del
centro, ritorniamo ai nostri Camper, finalmente per il riposo del
guerriero visto il "tour de force" della giornata.
La mattina successiva, 19 agosto, partiamo per l'Etna; sostiamo per il
pranzo a Milo, bellissimo paesino sulla strada che ci porta al Vulcano,
molto pulito, con giardini curatissimi e vista panoramica di tutta la
vallata Catanese. Tappa non prevista ma piacevole.
Etna finalmente!!, man mano che saliamo è uno spettacolo da film di
fantascienza, non sappiamo se agghiacciante o affascinante nello stesso
tempo.
E' un paesaggio "lunare" tutto nero; una distesa di colline e piccoli
crateri tutti neri di lava fino ad arrivare alla strada per il rifugio
Sapienza, tagliata in due dalla colata del 2001.
Pazzesco prender in mano pezzi di lava ancora caldi, camminare su
carboni ancora fumanti e vedere la lava a ridosso dei rifugi turistici,
risparmiati per un soffio. Solo chi abita qui o chi ha visto, sa
rendersi veramente conto di quello che può la natura per mano di un
Vulcano che non risparmia nessuno nella sua inconsapevole potenza
devastante.
Per la notte decidiamo di fermarci lassù, in mezzo ad un nero pauroso,
con il vulcano che la notte fa sentire la sua voce da lontano.
In una scenografia da Guerre Stellari, ceniamo in compagnia di una
famiglia di camperisti della nostra stessa città, trovati sul posto.
La giornata del 20 agosto ci porta a Siracusa per una visita della
città.
Arrivati verso mezzogiorno. parcheggiamo al Parking service Plein Air
Orsi, vicino ai Siti Archeologici, dove il gestore ci sistema nel
migliore dei modi con ottima cordialità. Questa area di sosta, è un
rimessaggio con bagni, carico e scarico camper, che funge anche da
parcheggio e si trova in Viale Orsi, all'entrata della città proveniente
da nord e la consigliamo per il turista itinerante che si trovasse da
queste parti.
Nel tardo pomeriggi abbiamo ammirato i famosi Siti Archeologici di
Siracusa a cominciare dal Teatro Greco, l'orecchio di Dionisio, la Tomba
di Archimede, la grotta dei cordari ed altri reperti storici veramente
interessanti.
Sicuramente questa zona storica è una delle migliori di Siracusa.
Comunque prima di rientrare per la cena, una visita alla Penisola
dell'Ortigia era d'obbligo, per ammirare la parte vecchia della città.
Dopo una serata di gozzoviglie ed una dormita ristoratrice, il 21 agosto
ci muoviamo verso Capo Passero per fare alcuni giorni di mare e
tintarella.
Ci sistemiamo al Camping Capo Passero di Porto Paolo, direttamente sul
mare. Il campeggio è ottimo, peccato per la polvere continua alzata ad
ogni passaggio d'auto che ci ha infastidito non poco.
Una cosa notata nei campeggi visitati è l'assoluta mancanza di cesti per
la spazzatura all'interno della struttura, ma tutti all'esterno,
indifferentemente dall'ampiezza del campeggio.
Finalmente qualche giorno di relax, a pancia in su, senza itinerari da
seguire.
Una piacevole gita in bicicletta ci ha fatto scoprire Porto Palo ed il
suo porticciolo, tutto molto caratteristico e d'altri tempi; in ogni
caso ci siamo sgranchiti un pò le gambe in vista della ripartenza verso
Agrigento il 24 agosto per la visita alla celeberrima "Valle dei
Templi", non senza un sussulto per un piccolo inconveniente con il
solito pirata della strada che ha fatto saltare uno specchietto
retrovisore di un Camper al nostro seguito, per fortuna senza grosse
conseguenze.
Nel pomeriggio ci sistemiamo al Campeggio/Villaggio Internazionale San
Leone di Agrigento, sotto una pioggia torrenziale che per la prima volta
ci fa compagnia.
Visto l'inattività forzata pomeridiana, ci consoliamo con l'acquisto di
olio siciliano, offertoci da un produttore della zona, di passaggio al
campeggio.
Il Camping, in discesa verso il mare, è quasi tutto terrazzato, occupato
prevalentemente da tende. Noi abbiamo trovato alcuni posti all'entrata,
adibiti proprio ai Camper ma certamente non comodi al mare. In realtà a
noi la cosa non interessava, visto che la sosta era imperniata alla
visita del centro Archeologico dei Templi; perciò siamo stati contenti
di trovarci vicino alla zona animazione/ristorante dove la serata è
stata animata piacevolmente da alcuni amici, miei compagni di viaggio,
che con i loro balli e canti, hanno fatto divertire un pò tutti i
turisti presenti.
Mattinata del 24 tutta dedicata alla Valle dei Templi e vi assicuro che
vista da vicino è proprio spettacolare; da un lato si è affascinati dal
paesaggio che ci circonda, da una parte Agrigento e dall'altra il mare
ed al centro questi Templi che svettano nel mezzo dei quattro punti
cardinali.
Evidentemente interessanti il Tempio della Concordia, quello di Giunone
e quello di Ercole che colpiscono l'occhio di tutti nella loro
maestosità, ma ricche di storia sono anche le rovine del Santuario delle
Divinità Ctonie e il quartiere ellenistico/romano che mantengono intatta
la loro gloria storica.
Dopo questo assaggio di cultura antica, ripartiamo coi nostri camper
verso Sciacca.
Dopo aver visitato il Camping Eraclea Minoa, che non ha soddisfatto la
comitiva, ci siamo fermati verso l'imbrunire al Campeggio Geser Club di
Menfi Porto Paolo per qualche altro giorno di sosta, con grande piacere
delle nostre mascotte Paola e Federica, due diavoletti di otto anni in
viaggio con noi.
Il Geser Club è un ottimo campeggio, forse il migliore visitato finora,
in riva al mare sempre cristallino;
dopo le quattro chiacchiere serali sull'andamento della giornata e del
viaggio, ce ne andiamo tutti a dormire.
E' interessante ed istruttivo visitare turisticamente zone così piene di
storia come la Sicilia, ma è oltretutto bello godere del sole e del mare
splendido che quest'isola ci offre; però cerchiamo di non riposare
troppo, dunque il 27 agosto siamo in partenza nuovamente diretti verso
Erice.
Durante il tragitto ammiriamo a Trapani le famose saline, che sono di
una vastità enorme e come "ricordo" ci portiamo a casa una bella
manciata di sale offertoci da alcuni addetti ai lavori, come sempre
gentili e cordiali.
Erice non ha bisogno di presentazioni; i suoi vicoli in selciato di
sassi e la sua posizione geografica su un dirupo, la rende quasi d'altri
tempi e quello spettacolo che si nota dall'alto è da mozzare il fiato.
Dopo qualche souvenirs, via, verso San Vito Lo Capo, che ci hanno detto
molto bello. A qualche chilometro dalla meta, vediamo sulla nostra
sinistra, una radura affacciata su una baia di scogli, la Baia del
Cofano, stupenda, e lì per lì decidiamo di fermarci fino la mattina
successiva.
Posto bellissimo e mare altrettanto, ma vedere il sole tramontare nel
mare seduti davanti ai nostri camper è stata una cosa da pelle d'oca e
molto romantica.
Sentire la notte, le onde infrangersi sugli scogli di fronte a noi, ci
ha ricordato quanto è bello il viaggiare in Camper, che ci permette di
assaporare fino in fondo la bellezza della natura ed il piacere della
vacanza.
Il giorno 28, di buon mattino (si fa per dire, per noi sono sempre le
dieci) passaggio veloce panoramico di S.Vito lo Capo, dispiaciuti per
non esser riusciti a vederlo più da vicino, ma i giorni passano, e
tutto, purtroppo, non ci può stare; e allora via, verso Cefalù, per
qualche altro giorno di riposo prima della ripartenza verso casa.
Amici lettori, non inorridite se abbiamo saltato Palermo, ma sarà motivo
di una prossima vacanza.
Nel primo pomeriggio arriviamo a Cefalù, al Campeggio Sanfilippo,
gestione familiare, tutto terrazzato e con una baia di sabbia e scogli
molto carina, anche se un pò più di pulizia alla spiaggia sarebbe stata
apprezzata.
Cefalù, secondo la mia opinione, è la cittadina più bella che ho
visitato durante il viaggio; è una località sul mare proprio
affascinante, per tutte le età dall'adolescente ai "maturi" come noi. Da
notare la bellissima Cattedrale e l'originale Lavatoio Medioevale.
Il nostro soggiorno a Cefalù è stato all'insegna del riposo, ma non
abbiamo saputo resistere ad una serata all'Hotel Calura, dove ci
attendeva una grigliata all'aperto ed una notte a ritmo di Merengue, cha
cha cha, tarantella e giù di lì.
Inutile dire che è stata una serata indimenticabile, che ci ha fatto
finire in bellezza il nostro soggiorno siciliano.
Il primo settembre comincia il ritorno, ripercorrendo la stessa strada
dell'andata, Taranto, Bari, Verona, dove arriviamo il 2 /9 a sera.
Alla fine di questo viaggio, con mia moglie Fiorella, desidero
ringraziare i nostri amici e compagni di viaggio, Olivo ed Elena, Diego
Laura e Federica, Paolo Flavia e Paola, per la bella vacanza vissuta e
gli amici di Cefalù, Mario e Michele con le loro gentili signore, per la
splendida ospitalità e cordialità offertaci.
Un saluto ed un ringraziamento anche ai Siciliani che con la loro
gentilezza hanno fatto sì che la nostra sia stata una magnifica vacanza.
Ciao Sicilia.
|
|