Sicilia 2001
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SICILIA, BACIAMO LE MANI



Io e mia moglie Fiorella, siamo camperisti che cominciano le vacanze estive già da febbraio, con la programmazione di vari itinerari che vengono valutati fino alla scelta finale, che quest'anno è caduta sulla Sicilia.

Mai scelta si è rivelata più azzeccata, sia per l'itinerario che ci siamo prefissi, sia per l'accoglienza e l'ospitalità che contraddistingue la gente di Sicilia.

Siamo partiti la serata del 14 agosto, optando per la strada adriatica, fermandoci per la notte ne pressi di Pescara, poi fino a Bari, Taranto, quindi giù verso la costa Ionica di Calabria fino a Sibari.

La scelta di questo itinerario stradale è stato dettato dall'intenzione di evitare un pezzo di Salerno-

Reggio Calabria e ciò si è rivelato doppiamente giusto; per prima cosa la suddetta autostrada è stata un vero incubo, con cambi continui di corsia e rallentamenti improvvisi, perciò averne evitata più di metà è stata una fortuna, e poi per la sosta piacevole a Trebisacce, paesino affacciato sullo Ionio, dove ci siamo riposati in riva ad un mare limpidissimo, prima di riprendere la strada.

La prima tappa delle nostre vacanze è stata a Tropea-Capo Vaticano, in Calabria, al Camping "La Scogliera", dove, nonostante il 15 agosto, ci hanno ospitato provvisoriamente per la notte, sistemandoci il giorno successivo; da notare che eravamo in quattro camper.

La sosta ne è valsa la pena, perché, oltre la gentilezza del gestore, con un trattamento molto familiare, abbiamo trovato un campeggio ben sistemato, con sguardo sul mare cristallino, in una delle zone della Calabria forse più belle che raccomando agli amici camperisti.

Il 18 agosto, dopo due giorni di relax, ci apprestiamo a rimetterci in viaggio per Villa San Giovanni.

Il traghetto per Messina costa lire 61.000 a/r e senza difficoltà ci imbarchiamo.

La meta successiva è Taormina, quindi dopo un passaggio veloce al Camping Castello di San Marco, che non ha soddisfatto le nostre esigenze, ci sistemiamo per la notte all'Eurocamping "Marmaruca" di Letojanni, dove dopo aver "ammaccato" un'auto in sosta per le stradine d'ingresso strettissime, siamo stati accolti con la consueta gentilezza e sistemati un pò alla buona, data la ripartenza per il giorno successivo.

Bel campeggio tutto in piano, con piazzole un pò ammassate, ma visto il periodo non si poteva chiedere di più ed ottima base di partenza per visitare Taormina.

Dopo una doccia ci avviamo alla funicolare che porta alla storica cittadina con uno dei molti tram a disposizione.

Non c'è dubbio che Taormina sia molto affascinante, perché oltre la cultura storica, rappresenta quel mondo Vip che noi poveri mortali vediamo solo in TV; ciò non toglie che un traliccio telefonico che si vede imperioso dalla piazza più bella della città, strida con un Paese così caratteristicamente medioevale e che ha la presunzione di volerti portare in un "piccolo mondo antico".

Dopo un'ottima pizza ed aver fatto quattro passi per le viuzze del centro, ritorniamo ai nostri Camper, finalmente per il riposo del guerriero visto il "tour de force" della giornata.

La mattina successiva, 19 agosto, partiamo per l'Etna; sostiamo per il pranzo a Milo, bellissimo paesino sulla strada che ci porta al Vulcano, molto pulito, con giardini curatissimi e vista panoramica di tutta la vallata Catanese. Tappa non prevista ma piacevole.

Etna finalmente!!, man mano che saliamo è uno spettacolo da film di fantascienza, non sappiamo se agghiacciante o affascinante nello stesso tempo.

E' un paesaggio "lunare" tutto nero; una distesa di colline e piccoli crateri tutti neri di lava fino ad arrivare alla strada per il rifugio Sapienza, tagliata in due dalla colata del 2001.

Pazzesco prender in mano pezzi di lava ancora caldi, camminare su carboni ancora fumanti e vedere la lava a ridosso dei rifugi turistici, risparmiati per un soffio. Solo chi abita qui o chi ha visto, sa rendersi veramente conto di quello che può la natura per mano di un Vulcano che non risparmia nessuno nella sua inconsapevole potenza devastante.

Per la notte decidiamo di fermarci lassù, in mezzo ad un nero pauroso, con il vulcano che la notte fa sentire la sua voce da lontano.

In una scenografia da Guerre Stellari, ceniamo in compagnia di una famiglia di camperisti della nostra stessa città, trovati sul posto.

La giornata del 20 agosto ci porta a Siracusa per una visita della città.

Arrivati verso mezzogiorno. parcheggiamo al Parking service Plein Air Orsi, vicino ai Siti Archeologici, dove il gestore ci sistema nel migliore dei modi con ottima cordialità. Questa area di sosta, è un rimessaggio con bagni, carico e scarico camper, che funge anche da parcheggio e si trova in Viale Orsi, all'entrata della città proveniente da nord e la consigliamo per il turista itinerante che si trovasse da queste parti.

Nel tardo pomeriggi abbiamo ammirato i famosi Siti Archeologici di Siracusa a cominciare dal Teatro Greco, l'orecchio di Dionisio, la Tomba di Archimede, la grotta dei cordari ed altri reperti storici veramente interessanti.

Sicuramente questa zona storica è una delle migliori di Siracusa. Comunque prima di rientrare per la cena, una visita alla Penisola dell'Ortigia era d'obbligo, per ammirare la parte vecchia della città.

Dopo una serata di gozzoviglie ed una dormita ristoratrice, il 21 agosto ci muoviamo verso Capo Passero per fare alcuni giorni di mare e tintarella.

Ci sistemiamo al Camping Capo Passero di Porto Paolo, direttamente sul mare. Il campeggio è ottimo, peccato per la polvere continua alzata ad ogni passaggio d'auto che ci ha infastidito non poco.

Una cosa notata nei campeggi visitati è l'assoluta mancanza di cesti per la spazzatura all'interno della struttura, ma tutti all'esterno, indifferentemente dall'ampiezza del campeggio.

Finalmente qualche giorno di relax, a pancia in su, senza itinerari da seguire.

Una piacevole gita in bicicletta ci ha fatto scoprire Porto Palo ed il suo porticciolo, tutto molto caratteristico e d'altri tempi; in ogni caso ci siamo sgranchiti un pò le gambe in vista della ripartenza verso Agrigento il 24 agosto per la visita alla celeberrima "Valle dei Templi", non senza un sussulto per un piccolo inconveniente con il solito pirata della strada che ha fatto saltare uno specchietto retrovisore di un Camper al nostro seguito, per fortuna senza grosse conseguenze.

Nel pomeriggio ci sistemiamo al Campeggio/Villaggio Internazionale San Leone di Agrigento, sotto una pioggia torrenziale che per la prima volta ci fa compagnia.

Visto l'inattività forzata pomeridiana, ci consoliamo con l'acquisto di olio siciliano, offertoci da un produttore della zona, di passaggio al campeggio.

Il Camping, in discesa verso il mare, è quasi tutto terrazzato, occupato prevalentemente da tende. Noi abbiamo trovato alcuni posti all'entrata, adibiti proprio ai Camper ma certamente non comodi al mare. In realtà a noi la cosa non interessava, visto che la sosta era imperniata alla visita del centro Archeologico dei Templi; perciò siamo stati contenti di trovarci vicino alla zona animazione/ristorante dove la serata è stata animata piacevolmente da alcuni amici, miei compagni di viaggio, che con i loro balli e canti, hanno fatto divertire un pò tutti i turisti presenti.

Mattinata del 24 tutta dedicata alla Valle dei Templi e vi assicuro che vista da vicino è proprio spettacolare; da un lato si è affascinati dal paesaggio che ci circonda, da una parte Agrigento e dall'altra il mare ed al centro questi Templi che svettano nel mezzo dei quattro punti cardinali.

Evidentemente interessanti il Tempio della Concordia, quello di Giunone e quello di Ercole che colpiscono l'occhio di tutti nella loro maestosità, ma ricche di storia sono anche le rovine del Santuario delle Divinità Ctonie e il quartiere ellenistico/romano che mantengono intatta la loro gloria storica.

Dopo questo assaggio di cultura antica, ripartiamo coi nostri camper verso Sciacca.

Dopo aver visitato il Camping Eraclea Minoa, che non ha soddisfatto la comitiva, ci siamo fermati verso l'imbrunire al Campeggio Geser Club di Menfi Porto Paolo per qualche altro giorno di sosta, con grande piacere delle nostre mascotte Paola e Federica, due diavoletti di otto anni in viaggio con noi.

Il Geser Club è un ottimo campeggio, forse il migliore visitato finora, in riva al mare sempre cristallino;

dopo le quattro chiacchiere serali sull'andamento della giornata e del viaggio, ce ne andiamo tutti a dormire.

E' interessante ed istruttivo visitare turisticamente zone così piene di storia come la Sicilia, ma è oltretutto bello godere del sole e del mare splendido che quest'isola ci offre; però cerchiamo di non riposare troppo, dunque il 27 agosto siamo in partenza nuovamente diretti verso Erice.

Durante il tragitto ammiriamo a Trapani le famose saline, che sono di una vastità enorme e come "ricordo" ci portiamo a casa una bella manciata di sale offertoci da alcuni addetti ai lavori, come sempre gentili e cordiali.

Erice non ha bisogno di presentazioni; i suoi vicoli in selciato di sassi e la sua posizione geografica su un dirupo, la rende quasi d'altri tempi e quello spettacolo che si nota dall'alto è da mozzare il fiato.

Dopo qualche souvenirs, via, verso San Vito Lo Capo, che ci hanno detto molto bello. A qualche chilometro dalla meta, vediamo sulla nostra sinistra, una radura affacciata su una baia di scogli, la Baia del Cofano, stupenda, e lì per lì decidiamo di fermarci fino la mattina successiva.

Posto bellissimo e mare altrettanto, ma vedere il sole tramontare nel mare seduti davanti ai nostri camper è stata una cosa da pelle d'oca e molto romantica.

Sentire la notte, le onde infrangersi sugli scogli di fronte a noi, ci ha ricordato quanto è bello il viaggiare in Camper, che ci permette di assaporare fino in fondo la bellezza della natura ed il piacere della vacanza.

Il giorno 28, di buon mattino (si fa per dire, per noi sono sempre le dieci) passaggio veloce panoramico di S.Vito lo Capo, dispiaciuti per non esser riusciti a vederlo più da vicino, ma i giorni passano, e tutto, purtroppo, non ci può stare; e allora via, verso Cefalù, per qualche altro giorno di riposo prima della ripartenza verso casa.

Amici lettori, non inorridite se abbiamo saltato Palermo, ma sarà motivo di una prossima vacanza.

Nel primo pomeriggio arriviamo a Cefalù, al Campeggio Sanfilippo, gestione familiare, tutto terrazzato e con una baia di sabbia e scogli molto carina, anche se un pò più di pulizia alla spiaggia sarebbe stata apprezzata.

Cefalù, secondo la mia opinione, è la cittadina più bella che ho visitato durante il viaggio; è una località sul mare proprio affascinante, per tutte le età dall'adolescente ai "maturi" come noi. Da notare la bellissima Cattedrale e l'originale Lavatoio Medioevale.

Il nostro soggiorno a Cefalù è stato all'insegna del riposo, ma non abbiamo saputo resistere ad una serata all'Hotel Calura, dove ci attendeva una grigliata all'aperto ed una notte a ritmo di Merengue, cha cha cha, tarantella e giù di lì.

Inutile dire che è stata una serata indimenticabile, che ci ha fatto finire in bellezza il nostro soggiorno siciliano.

Il primo settembre comincia il ritorno, ripercorrendo la stessa strada dell'andata, Taranto, Bari, Verona, dove arriviamo il 2 /9 a sera.

Alla fine di questo viaggio, con mia moglie Fiorella, desidero ringraziare i nostri amici e compagni di viaggio, Olivo ed Elena, Diego Laura e Federica, Paolo Flavia e Paola, per la bella vacanza vissuta e gli amici di Cefalù, Mario e Michele con le loro gentili signore, per la splendida ospitalità e cordialità offertaci.

Un saluto ed un ringraziamento anche ai Siciliani che con la loro gentilezza hanno fatto sì che la nostra sia stata una magnifica vacanza.

Ciao Sicilia.