DOLCE SLOVENIA 2004
- Lipica - Lago di Bled - Caporetto
Tutti assieme ci
ritroviamo nel grande parcheggio “Gonars” lungo l’autostrada per
Trieste. Siamo già un bel gruppo e ci sistemiamo alla spicciolata
tra i numerosi autotreni che affollano il parcheggio. Il mattino
seguente ci ritroviamo a percorriamo il tratto che si separa dalla
frontiera slovena per arrivare nella località di Lipica. Le
condizioni del tempo ci consentono una breve sosta per godere del
paesaggio circostante anche se il freddo pungente ci costringe a
riutilizzare le giacche a vento. Nel pomeriggio visita alle scuderie
e spettacolo dei cavalli Lipizziani. Nel
frattempo il tempo è decisamente peggiorato e un’insistente pioggia
ci obbliga a riprendere velocemente la direzione per Bled. Il lago
appare in tutta la sua bellezza circondato da montagne e dal tipico
ambiente alpino.
La cortesia degli addetti al campeggio ci consentono di
sistemarci al meglio evitando accuratamente le belle piazzole che
inzuppate da giorni di pioggia diventano presto “trappole” per i ns.
pesanti mezzi. La situazione migliora decisamente quando dal camper
della Massimina spuntano le attrezzatura Sociali e in breve viene
fornito il “rancio”. Potrà pure piovere e far freddo ma le buone
abitudini vengono rispettate.
La mattina successiva in attesa di ricongiungersi con gli
altri camperisti partiti la sera prima prendiamo contatto con le
bellezze del posto e la natura che ci circonda. Il nuovo gruppo che
nel frattempo era arrivato si sistema e tutti assieme nel pomeriggio
ci rechiamo a visitare il castello che troneggia dall’alto del suo
colle. Sembra vicino ma cammina cammina…………sali
sali………alla fine con qualche “ritardo” sulla
tabella di marcia il castello ci appare e ci ritroviamo al centro di
una rievocazione storica con figuranti e
comparse che ballano e combattono per la gioia di noi turisti.
Dopo tante fatiche ci meritiamo un giusto compenso e la
serata tutti assieme in compagnia al tavolo del ristorante del
campeggio ci sembra d’obbligo. Il giorno di Pasqua il sole inizia a
far capolino attraverso le nuvole ma per noi e più che sufficiente.
Si vedono comparire le bici accuratamente celate nei gavoni, si
vedono volonterosi in attesa del trenino che mai arriva per la
visita al paese, si lasciano a riposare chi stanco della serata si
vuole godere la sosta. Il pranzo pasquale è come
di rito “ in compagnia ed allegria” offerto dalle cuoche
Massimina,Ivana e Daniela che ci “propinano” un fantastico bis di
primi piatti e via di seguito con quello che ognuno di noi a messo a
disposizione sui tavoli. La tavolata è veramente lunga e pittoresca
come si conviene per ogni camerista. Il pomeriggio potrebbe anche
continuare in digressioni e commenti senza mai alzarsi dalla sedia
ma l’intervento deciso della Cristina,
organizzatrice inflessibile quanto precisa e puntuale ci ricorda i
ns. impegni. Ci attende un’altra bella località della dolce
Slovenia. Salutiamo il bel campeggio, dove tanti di noi pensano di
ritornare e ci avviciniamo alla prossima meta. Il percorso tortuoso
ma estremamente pittoresco ci conduce al camping Koren, piccolo ma
simpatico campeggio ad uso quasi esclusivo di giovani campeggiatori
utilizzatori di canoe e gommoni per la discesa dell’impervio Sile
che passa sotto il campeggio. La nostra “ingombrante” presenza crea
un’attimo di scompiglio tra le piccole tende ed i giovani. E’
questione di poco, già alla sera sotto la guida del “cantinere”
Gianni i nostri vicini stranieri si ritrovano a brindare con
“recioto e custoza”.
La giornata successiva è dedicata al ricordo e alla
visione di quanto, in particolare rivolto ai più giovani che
sicuramente ne hanno solo un flebile cenno, è successo e non
dovrebbe mai più succedere in quella che è stata una delle battaglie
più cruente della 1° guerra. La città di Kobarid
(Caporetto) tiene vivo, con un museo e un monumento alle vittime
della disfatta dell’esercito Italiano, il ricordo di quanto è
accaduto.
Per alcuni di noi è giunto il tempo di partire per ritonare a
casa, Li salutiamo augurando loro un buon viaggio. Rimane ancora la
voglia di ripercorrere alcuni percorsi naturalistici alla scoperta
dei resti delle fortificazioni Italiane e dei camminamenti lungo le
trincee.
Una salutare quanto apprezzata sauna all’interno del
campeggio ci ritempra il fisico per il giorno dopo.
In mattinata il restante gruppo si “rimette in moto” per
rientrare in Italia e di nuovo, per i più fortunati , per finire in
altre località a festeggiare l’ottima riuscita del viaggio in
Slovenia. Il successo di
ogni organizzazione dipende ovviamente dalla buona preparazione ma
poi ogni partecipante contribuisce e ci mette del “Suo”.
E’ per questo che pur apprezzando in primis l’organizzazione
del Camper Club mi sento in obbligo di dire un sincero grazie a
tutti i partecipanti che con la simpatia e la compartecipazione
hanno reso possibile il trascorrere dei giorni in vera allegria.