Luglio 2005 - Fiorella e Claudio in tour……chia
presentano
TURCHIA, TI RICORDEREMO
La nostra bellissima vacanza 2005 inizia il primo
di luglio con direzione Brindisi, dove ci imbarcheremo per la Grecia.
Puntuali come un orologio, alle 16 del 2 luglio,
siamo sul posto dove incontriamo i nostri nuovi compagni di viaggio che
ci attendono all’imbarco.
Gli organizzatori Gaetano ed Angela del “Gruppo
Campeggiatori Catania” fanno gli onori di casa ed anticipano quel
che sarà il nuovo “compromesso Siculo/resto d’Italia” che cementerà una
solida amicizia.
Dopo una navigazione tranquilla in open-deck, i
nostri Camper sono pronti all’attacco della Grecia, che dovremo
attraversare per arrivare in Turchia e sintomatico è il passaggio sotto
le arcate del futuristico ponte di Patrasso che sembra ci aprano le
porte al nostro viaggio.
Il viaggio di trasferimento verso il confine
Greco/Turco è molto lungo, ma nel frattempo inizia la fase di studio fra
i 12 equipaggi presenti con la classica timidezza dell’inizio, ma che ci
porterà ad una fratellanza andata aldilà dei soliti convenevoli fra
compagni di viaggio.
La lunga strada verso la Turchia non è stata niente
al confronto della snervante attesa alla dogana turca, con una
burocrazia pachidermica, che ci ha fatto perdere quasi 3 ore (anche se
la paura del terrorismo è una buona scusa).
Comunque la mattina successiva, 5 luglio, dopo un
“dondolio” autostradale, con entusiasmo entriamo nell’affascinante
ISTANBUL, città mistica e mitica, che ci fa scoprire piano piano una
civiltà a noi sconosciuta, sulle orme dell’antica Costantinopoli.
Alpi, una guida del posto, ci porta al camping
Atakoy, non particolarmente apprezzato, ma utile allo scopo che
rimane la visita della città.
Tanto per finire la serata, un salto nella
centralissima ISTIKAL CADDESI, un viale ricco di negozi che ci fa
dimenticare la crisi di astinenza da shopping. Qualche acquisto e poi
via, più veloce della luce !!; proprio così, cari amici, i tassisti di
Istanbul fanno veramente “cose turche”, all’arrivo a destinazione ho
baciato la terra sotto i piedi !!!. Stanchi morti, tutti a letto col
pensiero a cosa ci riserverà il nostro anfitrione Gaetano per
l’indomani.
Ancora addormentati ci prepariamo ad un'altra
giornata socio-culturale Italia-Turchia con la visita alla maestosa
MOSCHEA BLU che prende il nome dalle piastrelle che decorano
l’interno.
Magnifiche le Cupole e i sei altissimi minareti che
per la loro sfarzosità, all’epoca della costruzione crearono qualche
attrito perché ritenuti sacrileghi.
Entriamo a piedi scalzi, come d‘obbligo in ogni
Moschea, un aria mistica si respira all’interno, un pavimento
completamente ricoperto di tappeti rende la visita silenziosamente
religiosa, dove le donne hanno la loro balconata per la funzione
religiosa, sempre rigorosamente alle spalle dei maschi che in ogni
momento del giorno vedi in preghiera verso La Mecca, chiamati dalle
mistiche e carismatiche litanie arabe che vengono diffuse per la città
dal Muezzin attraverso i minareti.
Per noi occidentali è un cosa molto affascinante e
inusuale, alla quale partecipiamo con una presenza discreta, fino al
lavaggio dei piedi dopo la preghiera, in fontanelle all’esterno della
Moschea.
All’uscita, riusciamo a passare, non senza qualche
spesuccia, uno stuolo di venditori locali che ci prendono d’assalto ed
iniziamo la visita di HAGHIA SOPHIA, bellissima chiesa di
Bisanzio con più di 1400 anni, che si trova all’altro lato di PIAZZA
SULTANAHMET, peraltro stupenda nella cornice esaltata dalla Moschea
blu. Fra questi mosaici di bellezza straordinaria, si riconoscono le
varie culture religiose che nel corso dei secoli si sono succedute,
essendo stata, prima Chiesa cattolica, quindi Moschea, fino ad oggi che
è divenuta un enorme museo di tutte le civiltà.
A un centinaio di metri, entriamo nell’insolita
CISTERNA BASILICA, di splendida ingegneria bizantina, in antichità
grande serbatoio d’acqua, sostenuta da 336 colonne alte almeno 8 metri,
e visibili ci sono solo i 2/3 !!!!.
Assolto anche questo piacevole impegno culturale,
pranziamo in un quartiere frequentato abitualmente dai cittadini locali,
vicino alla MOSCHEA DI EYUP, che vistiamo subito dopo,
ammirandone la solita bellezza che contraddistingue questi luoghi di
preghiera Musulmana.
Una cosa che ci ha colpito è stato un via vai di
ragazzini vestiti come dei piccoli principini che andavano alla Moschea
per pregare prima che fossero sottoposti alla circoncisione, un po’ come
la nostra 1° Comunione, dove le famiglie si riuniscono e fanno festa.
Una cosa per noi alquanto strana che ha contribuito a farci discutere
nel mentre arrivavamo al GRAN BAZAR.
Il Gran Bazar è un agglomerato al coperto di 4000
negozi di tutti i generi divisi per settori; un vero e proprio labirinto
dove trovi qualsiasi cosa vuoi acquistare ed a ogni prezzo, si va
dall’abbigliamento in pelle, alle ceramiche, ai bellissimi foulard in
seta, alla bigiotteria che ha fatto impazzire le nostre signore ed a
tutti quei prodotti tipici turchi e mediorientali.
Non è stata certo una visita culturale, ma un
apprendimento del folklore turco e delle risorse umane di questi
venditori fantasiosi.
Dopo un giornata così intensa ci meritiamo una sana
dormita ed i nostri docili camper fanno al caso nostro.
Siamo già al 7 di luglio, il tempo non sembra
passato affatto, e in piedi di buon ora, la nostra simpatica guida Alpi,
ci accompagna all’immenso PALAZZO TOPKAPI, antica sede del
Governo e divenuto museo dal 1924 quando il Sultano trasferì la sua
corte a Palazzo Dolmabahce.
Quello che colpisce nel palazzo, oltre ai vari
padiglioni che ospitavano soldati e impiegati statali, sono le
collezioni nella Tesoreria, di costumi imperiali, di armi decorate con
pietre preziose, di ceramiche antichissime, e pareti di piastrelle di
Iznik, di orologi regalati ai vari Sultani.
Un vero e colossale mondo dorato, dove purtroppo
non abbiamo potuto visitare per questione di orari, il padiglione più
affascinante, l’Harem, che ospitava fino a 1000 concubine. Ma non
affannatevi a correre !!, dal 1909 non ce ne sono più.
Una panoramica della città dalla parte asiatica,
con sfondo sul CORNO D’ORO, ci porta all’imbrunire, verso i
nostri bambini a quattro ruote.
La giornata successiva ci conduce alla visita del
ricco PALAZZO DOLMABAHCE, residenza del Sultano dal 1853, dove
lampadari stupendi ed enormi, saloni affrescati, fanno da cornice ad una
scalinata in cristallo veramente imponente. In questo palazzo, nel
novembre 1938 spirò ATATURK,
eroe militare e quindi padre fondatore della
moderna Turchia che lottò per l’indipendenza e che nel 1922 abolì il
sultanato.
Usciti dal palazzo andiamo subito al battello che
ci farà ammirare una delle cose più attese, il BOSFORO, lo
stupendo canale che divide la parte europea di Istanbul, con la parte
asiatica e che scorre dal Mar di Marmara fino al Mar Nero, dove
il famoso “Ponte sul Bosforo” la fa da padrone con la sua imponente
architettura.
Attracchiamo in un piccolo villaggio di pescatori
lungo il canale, dove ci rifocilliamo per il proseguo della giornata.
Con tutta calma ci imbarchiamo per il ritorno verso
la base, quando il classico fuori programma inatteso di tutte le gite,
ha contribuito a movimentare un po’ il pomeriggio: in tutti i viaggi che
si rispettino, ogni tanto succede che la guida perda per strada qualche
componente del gruppo, a noi è successo esattamente il contrario, tutto
il gruppo ha perso la guida.
Fra l’ilarità generale abbiamo recuperato il nostro
bravo Alpi e dopo una veloce visita al caratteristico BAZAR EGIZIO
DELLE SPEZIE, dove i portafogli la fanno da padrone !!, via verso il
campeggio per una succulenta grigliata offerta dal nostro “Sultano”
Gaetano con la concubina Angela.
Il 9 luglio è una giornata di trasferimento, ci
fermiamo solamente per ammirare il grandissimo e sfavillante LAGO
SALATO TUZ GOLU fra ANKARA e NEVSEHIR dove è possibile passeggiarci
e ti sembra proprio di camminare sull’acqua; quindi via verso la nostra
meta giornaliera, Urgup, in CAPPADOCIA nella regione dell’ANATOLIA,
dove arriviamo il giorno successivo al camping Kaya, ottimo
campeggio che rispecchia le nostre aspettative.
L’11 luglio è giornata di riposo, o quasi,
mattinata di trekking fra le splendide PICCIONAIE della
Cappadocia, e serata con spettacolo folk e cena etnica, molto
apprezzata, anche se la danza del ventre è piaciuta di più !! almeno ai
maschietti. Coinvolgente e mistica la cerimoniosa danza MEVLEVI SEMA,
compiuta quasi in trance con uomini vestiti di bianco che girano su se
stessi.
Il giorno successivo come bravi soldatini, agli
ordini della nostra nuova guida Zafer, cominciamo la visita della
Cappadocia.
La CAPPADOCIA è una zona vastissima
dell’Anatolia, dove si può ammirare uno spettacolare museo all’aperto
che ti lascia senza fiato.
Un paesaggio nato tre milioni di anni fa da
eruzioni vulcaniche dove sono sorte abitazioni scavate nella roccia di
tufo; particolarmente ammirate le splendide chiese rupestri, con i loro
affreschi bizantini e cristiani. Al giorno d’oggi tutto questo è il
Grande Parco Nazionale di Goreme dove gli splendidi Camini delle
Fate, alti pinnacoli dove erano state create delle abitazioni, sono
i modelli più caratteristici di questo pezzo di storia.
Dopo una giornata vissuta con grande senso storico,
ritorniamo al campeggio, per un meritato relax ed qualche rilassante
chiacchera.
Per il giorno dopo Zafer ci ha riservato la visita
della Città Sotterranea, un sito tetro che arriva fino a otto
piani in profondità dove vivevano delle intere popolazioni, per
difendersi dai nemici che dominavano in superficie. Bel luogo storico,
ma agghiacciante se si pensa all’uso al quale era destinato.
Nel proseguo dell’itinerario, arriviamo nella
pittoresca Valle di Soganli, con le innumerevoli Chiese, Cappelle
e Tombe dell’epoca bizantina.
Personalmente crediamo che questi siti siano la
migliore espressione del paesaggio turco, per la loro magica estensione
e per il senso di pace e tranquillità che vi regna.
Alcune cose dei nostri trasferimenti in terra turca
ci hanno incuriosito, come la mancanza in tutte le case di balconi o
tapparelle, ligi al vecchio detto turco: dove entra il sole, non entrerà
il dottore; e poi un fascino da pelle d’oca è stato vedere in lontananza
nelle aride distese, il formarsi delle trombe d’aria, con la loro
velocità distruttiva.
E’ il 14 luglio e siamo di nuovo in trasferimento
verso le famose cascate pietrificate di Pamukkale.
Di passaggio ammiriamo una rustica stazione
carovaniera del 1229, il Caravanserraglio, quindi arriviamo in
una cittadina turistica sul lago omonimo, EGIRDIR, dove passiamo
la serata fra una pizza e qualche immancabile acquisto.
Di nuovo in marcia verso DENIZLI, dove si
trovano le terme di PAMUKKALE, e questo, cari amici, è un luogo
veramente impressionante; le favolose cascate pietrificate di
bicarbonato di calcio, sono uno spettacolo, sia viste da lontano per
qualche foto panoramica, sia camminandoci in mezzo, dove decine e decine
di piccole vasche naturali permettono di adagiarsi quando viene aperta
l’acqua incanalata, e ti senti e ti vedi in un paradiso virtuale.
Veramente magnifico.
Un dolce bagno rinfrescante alle terme e quindi
partenza per EFESO.
Nelle vicinanze del sito archeologico di Efeso, è
particolarmente visitata LA CASA DELLA MADONNA, che
antichi scritti e sogni mistici hanno fatto sì che a questo luogo fosse
attribuita una dimora della Madre di Gesù. Verità o meno, per i credenti
è comunque un luogo di preghiera e culto.
Ad Efeso, i siti archeologici sono molto vasti,
perciò iniziamo la visita la mattina di buon ora
e le rovine della grande biblioteca,
gioielli storici inestimabili, ci conducono in queste strade di pietra
ad ammirare l’anfiteatro, il ginnasio, l’agorà, ed i bagni, che
hanno creato un angolo di buonumore fra di noi.
Dopo il caldo di Efeso ci spostiamo ad AYVALIK,
cittadina sul mare dove partono numerosi vascelli per le meravigliose
gite sul Mar Egeo, che noi programmiamo per l’indomani mattina.
Nel frattempo una serata di shopping”selvaggio” non
ce la toglie nessuno.
Come detto, il giorno successivo, 19 luglio, ci
imbarchiamo sul vascello per una mini crociera sull’Egeo.
Fra un ballo, un gioco, un ottimo pranzo di
pesciolini fritti, ed un bagno nella lucente acqua cristallina,
navighiamo per questo pezzo di mare che il fascino della mitologia
ricorda con le gesta di Agamennone, Achille, Paride, Ulisse,
nella grande battaglia tra Sparta e Troia descritta nell’Eneide.
A sera, stremati dall’intensa giornata, ci
concediamo un capriccetto all’italiana, una pizza, e poi tutti a nanna
per iniziare l’indomani la strada del ritorno.
Traghettiamo sullo stretto dei Dardanelli,
che collega il mar Egeo al mar di Marmara, quindi ci avviciniamo alla
frontiera greca e dopo una veloce serata per l’ultimo Kebab, ripassiamo
sotto le arcate del ponte di Patrasso che chiudono su di noi la nostra
bella e indimenticabile vacanza.
Zio
Fester
Un ringraziamento ai nostri compagni di viaggio,
per la splendida esperienza vissuta insieme con amicizia e serenità.
Un grazie particolare ai nostri organizzatori
Angela e Gaetano, per la pazienza e la disponibilità.
NOTE : le grandi arterie stradali turche
sono praticamente tutte in ricostruzione, perciò qualche problema di
viabilità è inevitabile.
E’ normale trovare nei distributori di
carburante, la gentilezza di un tè turco, o immergendoci nei bazar dei
grandi centri, trovare una cordialità sicuramente inusuale per la nostra
abituale vita quotidiana.
E’ impossibile non notare la grande quantità
d’acqua a disposizione di questa terra, addirittura alte fontane di
acqua corrente, dove passandoci sotto si da una rinfrescata al camper.
INFORMAZIONI LOGISTICHE:
Tragitto:
Verona-Brindisi-Patrasso-Salonicco-confine turco
Istanbul-Nevsehir-Denizli-Ayvalik-confine greco
Patrasso-Brindisi-Verona
Km percorsi : 6000 circa
Carburante : € 760 circa
Altre spese: Ponte di Patrasso € 15,50 –
traghetto allo stretto dei Dardanelli € 28 circa (40 milioni di lire
turche) – Museo Topkapi € 15 circa a testa – Palazzo Dolmabahce € 13
circa a testa compreso di videocamera per le riprese interne – Casa
della Madonna € 8 a testa – Efeso siti archeologici € 10 a testa –
Moschea Blu e Haghia Sophia , non ricordo la tariffa.
Delle ulteriori visite, comprese nella quota di
partecipazione al viaggio, non abbiamo i prezzi.
Un milione di lire turche = 0,70 centesimi di
euro circa, ma il cambio oscilla molto di giorno in giorno