UMBRIA ED ARTE
1-8 gennaio 2006
Sono qui a raccontare un altro viaggio intrapreso ad inizio 2006 con mia moglie
Fiorella e il nostro fido camper che ci segue senza lamenti.
E’ ancora vivo in noi il ricordo dell’ultimo viaggio, che non sappiamo resistere
ad un ulteriore gita culturale, perciò ci avventuriamo al fascino medioevale e
mistico dell’Umbria.
Dopo il cenone di fine anno con gli amici Elena e Olivo, in riva al mare al Lido
degli Estensi, il primo gennaio prendiamo la strada adriatica fino ad Ancona
dove pranziamo con una coppia di amici conosciuti la scorsa estate.
Siamo subito sulla strada dell’arte e passando per le Marche è d’obbligo una
sosta ad URBINO.
E’ ormai sera, e dormiamo sotto le mura del Palazzo Ducale, spostandoci in
parcheggio la mattina successiva.
Iniziamo la visita alla bella città, dall’imponente Palazzo Ducale, residenza
del Duca Federico di Montefeltro che intorno al 1465 rese dimora di eccezionale
bellezza, frequentata dai più illustri artisti dell’epoca, che resero Urbino
patria dell’arte e della pittura, tanto che una scuola locale di pittura si
affermò per merito di Giovanni Santi, padre di Raffaello, che il palazzo onora
con dipinti straordinari. La splendida arte di Giovanni Santi è passata in
secondo piano per l’avanzare del genio artistico del proprio allievo e figliolo
Raffaello che stupì le Signorie dell’epoca con affreschi e dipinti di
inestimabile bellezza, fra le quali in questo palazzo ammiriamo “la muta,
ritratto di gentildonna” del 1506, che potremmo ammirare all’infinito.
Percorrendo le sale del palazzo Ducale, si notano opere di Piero della Francesca
come la “Flagellazione” e la “Madonna con bambino”, “l’ultima cena” di Tiziano
Vecellio (1490/1576), oppure l’arte del Guercino, o “la Concezione”di Federico
Barocci, e la bellissima “Madonna col bambino dormiente” di Giovan Battista
Salvi detto il Sassoferrato, fino ad arrivare alla Sala del Trono con “gli atti
degli Apostoli” raffigurati con arazzi Raffaelleschi.
Un fascino ha lo studiolo del Duca, con 28 quadri alle pareti di uomini illustri
dell’epoca.
Essendo noi di Verona, ci ha inorgoglito ammirare un’intera sala di dipinti di
Claudio Ridolfi, veronese nato nel 1570.
Una visita estremamente interessante che non ci fa notare la continua
pioggerellina che ci accompagna in questo viaggio.
Un luogo di culto artistico non poteva che essere la Casa di Raffaello, dove
nacque nel 1483 e dove crebbe artisticamente aiutato dal padre.
La parte affascinante penso proprio siano i locali della casa dove c’era la
vecchia scuola d’arte di Giovanni Santi, e dove Raffaello mosse i primi passi
artistici, continuando poi l’arte del padre alla sua morte, avvenuta che il
giovane Raffaello aveva solo 11 anni.
La casa è dal 1875, sede della “Regia accademia Raffaello” e annovera nella sala
grande, lo splendido affresco “l’annunciazione” di Giovanni Santi, concesso in
deposito in questo luogo dallo Stato Italiano. Una menzione merita “la pietra”
dove Padre e figlio erano soliti preparare i colori.
La nostra ultima visita ad Urbino sono gli Oratori di S.Giovanni e S.Giuseppe,
con i loro straordinari affreschi a soffitto e alle pareti, ed il presepio in
gesso a grandezza naturale.
Urbino non è solo questo, ma il nostro itinerario non concede spazio, perciò
puntiamo verso l’Umbria entrando a Gubbio.
A GUBBIO ammiriamo la bellissima e panoramica piazza della Signoria con
il Palazzo dei Consoli che la adorna, e ci inoltriamo per i vicoli di questa
storica e antica città.
Un fascino medioevale appare nelle Logge dei tiratori di lana, antico tiratoio
dove la stoffa veniva messa ad asciugare, tesa in maniera da farle prendere le
dimensioni volute.
All’imbrunire, nel ritornare al nostro camper rimaniamo sbalorditi
dall’imponenza del caratteristico albero di Natale, che occupa praticamente una
montagna, e si dice sia il più grande del mondo, con i suoi dodici chilometri di
luci colorate.
Seduti comodamente nel nostro salotto viaggiante, nell’ottimo parcheggio vicino
agli impianti sportivi, ceniamo con le luci natalizie del maestoso albero sotto
gli occhi.
Ripartiamo il giorno successivo, pochi km e siamo ad ASSISI, la visita
che “sentiamo” di più.
Parcheggiati sotto Porta nuova, ci inoltriamo alla ricerca di fede, verso Santa
Chiara e San Francesco.
Nella Basilica di Santa Chiara, iniziata nel 1257, è notevole il Crocefisso
venerato da San Francesco e dove i pellegrini si fermano in costante preghiera.
Nella cripta è inoltre conservato il corpo della Santa.
Dopo la lunga via centrale di Assisi, arriviamo alla maestosa Basilica di San
Francesco, composta da due chiese sovrapposte, e una cripta del 1818 con la
tomba del Santo, mèta di un continuo pellegrinaggio.
Il terremoto di alcuni anni fa, ha purtroppo fatto danni che si notano ancora,
ma questo non toglie la bellezza degli affreschi di Giotto che illustrano la
vita del Santo, e gli stupendi dipinti di Cimabue.
Dopo un paio d’ore di meritato riposo, nel pomeriggio visitiamo la grandiosa
Basilica di Santa Maria degli Angeli, costruita tra il 1569 e il 1679, e dov’è
racchiusa la Porziuncola, il nucleo del primo convento francescano e la Cappella
del Transito dove San Francesco morì il 3 ottobre 1226.
La nostra visita ad Assisi, non può essere terminata senza una visita all’Eremo
delle carceri sul monte Subasio e la programmiamo per il mattino seguente.
Il tempo inclemente non ci ferma e all’Eremo troviamo una bella nevicata, ma il
nostro indomito camper non conosce paura e aiutati dalla sacralità del posto,
visitiamo questo luogo dove il Santo si ritirava in preghiera e in riflessione.
Siamo nuovamente sulla strada, ma solo per alcuni chilometri, ed arriviamo a
SPELLO, dove parcheggiamo nell’area di sosta vicino agli impianti sportivi e
una gentilissima signorina della Polizia municipale ci da un passaggio fino al
centro, solo a 300 metri, ma in salita !!.
I caratteristici i vicoli di questo stupendo paesino, ci portano alla Chiesa di
Santa Maria Maggiore per ammirare la magnifica Cappella Baglioni affrescata dal
Pinturicchio nel 1501, una delle opere più straordinarie che abbiamo visto e che
raffigurano l’Annunciazione, la Natività, la disputa di Gesù coi Dottori,
commissionata da Troilo Baglioni, priore dell’epoca.
Andiamo ancora a zonzo per Spello e passando sotto le maestose Torri di
Properzio, ritorniamo al camper per il pranzo.
Nel primo pomeriggio ci rimettiamo in cammino con destinazione Montefalco, la
rinomata “ringhiera dell’Umbria”, e strada facendo decidiamo per una breve
fermata a BEVAGNA dove si può ammirare l’antica piazza Silvestri, con la
Cattedrale di S.M. Arcangelo, il Palazzo dei Consoli con il Teatro Torti. Di
Bevagna ricordiamo il famoso Mercato delle Gaite, nell’ultima decade di giugno,
che rivive la vita medioevale, riproponendo sapori e antichi mestieri.
Pian piano arriviamo a MONTEFALCO e la nostra visita programmata è la
Chiesa Museo di San Francesco con la pinacoteca. Attraversiamo la grande piazza
circolare del Comune ed entriamo in questa chiesa costruita tra il 1335 e il
1338 e divenuta museo nel 1895, con restaurazioni ancora in atto di affreschi
sulla vita del Santo: uno spettacolo per gli occhi.
Camminando per le antiche vie illuminate di Montefalco, sembra proprio di essere
in un'altra epoca, e ritorniamo al nostro “focolare” per il meritato riposo
nella bella e attrezzata area di sosta, non senza aver assaggiato il famoso
Sagrantino di Montefalco, vino di eccellente qualità, anche di prezzo !!!.
Siamo già a metà del nostro viaggio eno/culturale e SPOLETO ci attende,
quindi una carezza al camper e via verso questa nuova meta.
Arriviamo a Spoleto giusto in tempo per una visita guidata alla Rocca
Albornoziana che domina la cittadina e fatta costruire negli anni sessanta del
XIV secolo da Papa Innocenzo VI, per rafforzare il sistema difensivo e di
controllo sui vasti territori della chiesa. Dalla Rocca si può ammirare anche il
Ponte delle Torri, costruito su una precedente uguale struttura di epoca romana
e che serviva per portare l’acqua dal Monteluco a Spoleto.
Finalmente scendiamo la grande scalinata che arriva sulla piazza del Duomo,
famosa per le rappresentazioni del Festival dei Due Mondi, ed entriamo nella
Cattedrale, dove spicca il ciclo ad affresco con storie della Vergine, del 1467
di Fra’ Filippo Lippi e quello della Cappella Eroli, opera del Pinturicchio.
E’ ora di pranzo, quindi ritornando programmiamo la nuova meta.
Nel primo pomeriggio del 5 gennaio arriviamo ad ORVIETO, e spendiamo
subito una nota di merito per l’attrezzatissima area di sosta sotto la
funicolare che permette di salire al centro città in dieci minuti.
Siamo subito in piazza del Duomo e rimaniamo esterrefatti dalla bellezza della
facciata di questa Cattedrale romanico-gotica fatta costruire da Papa Nicolò IV
nel 1290; un insieme di splendidi mosaici e straordinari stucchi, introducono al
grande portale intarsiato, fino all’interno dove la Cappella di San Brizio,
affrescata da Luca Signorelli, è uno de più grandi capolavori del Rinascimento.
All’uscita dalla chiesa, ci infiliamo nel gruppo guidato per visitare la città
sotterranea.
Orvieto Underground, è una visita particolarmente affascinante perché ci inoltra
nelle viscere di questa rupe dove sorge Orvieto, ci si infila in gallerie,
cunicoli, scale, pozzi, e altre mille piccole nicchie, tutti ricavati da scavi
di materiale come il tufo e la pozzolana che al tempo venivano commercializzati.
Dopo una tranquilla notte, ci rimettiamo in movimento raggiungendo Perugia, non
senza passare un paio d’ore a DERUTA ad ammirare le caratteristiche e
famose ceramiche e portarci a casa almeno un piccolo ricordino “lavorato a
mano”.
A PERUGIA parcheggiamo al parking Bove, e il bus ci porta fino alla città
alta, dove ci inbuchiamo nel caratteristico Corso Vannucci fino alla piazza del
Duomo dove spicca l’antica fontana del 1278, costruita dalla sovrapposizione di
tre vasche di cui quella superiore, in bronzo.
Il colpo d’occhio sulla piazza è il maestoso e medioevale Palazzo dei Consoli
che ospita la Galleria Nazionale dell’Umbria, e il fascino ambiguo della Sala
dei Notari, con ricche decorazioni duecentesche, che ospitava i tribunali dove
venivano registrati gli atti notarili.
Giusto il tempo per un caffè e una coppia di amici perugini ci “requisisce” per
portarci a vedere una scenografica rappresentazione di un presepio vivente a SAN
GREGORIO DI ASSISI.
Un castello medioevale fa da sfondo a questo magnifico presepe, uno dei più
famosi d’Italia, dove passeggiando tra le irte stradine castellane, trovi tutti
i più antichi mestieri dell’epoca del primo Natale, con personaggi di ogni ceto
sociale, compreso Erode con le sue concubine.
Un particolare fascino cristiano ha suscitato la visione del bambin Gesù nella
grotta, con i Re Magi in adorazione.
Dopo un serata piacevole in compagnia degli amici, la mattina successiva
ripartiamo sulla via del ritorno e imbocchiamo la strada che ci porterà verso
Arezzo-Firenze, e visto che ci siamo, perché non fare una tappa ad AREZZO
che manca al nostro album itinerante ? detto fatto.
Parcheggiamo sotto le mura e ci “arrampichiamo” per la salita che ci porta al
centro storico (peccato non aver saputo prima che c’erano gli ascensori, ma ne
ha guadagnato il nostro fisico stagionato!!).
Qualche informazione all’ufficio turistico e entriamo nell’antico Duomo, del
1277, di stile gotico, a tre navate, dedicato ai Santi Donato e Pietro, e sembra
di essere dentro una sceneggiatura di un film, luce cupa tra affreschi stupendi
che danno un segno stranamente sinistro ad una chiesa fra le più belle visitate.
Dopo una fugace visita al chiesa di S.Maria della Pieve costruita attorno al
1100, anche questa a tre maestose navate, ci ritroviamo nella fantasiosa Piazza
Grande, dove si svolge la famosa Giostra del Saracino e dove il “Toscanaccio”
Roberto Benigni, girò alcune fra le più suggestive immagini del film “la vita è
bella”. Questa piazza rinascimentale ospita, tra l’altro, un raro orologio
astronomico su un campanile a vela del 1550.
Due passi e siamo alla chiesa di San Domenico, per ammirare il magnifico
Crocefisso dipinto dal Cimabue intorno al 1265. Dopo alcuni attimi di
venerazione, ci avviamo verso la Chiesa di San Francesco per “studiare”
probabilmente la miglior opera vista in questo nostro viaggio, gli affreschi di
Piero della Francesca, eseguiti tra il 1452 e il 1466 riguardanti la Leggenda
della vera Croce, situati nella Cappella Bacci, famiglia che commissionò
l’incarico al pittore e restaurati completamente tra il 1985 e il 2000. Una
comoda audioguida ci porta a conoscere affresco per affresco questa storica
leggenda.
Il nostro viaggio volge al termine e permettetemi di fare una semplice analisi,
non me ne vogliano gli esterofili, ma la nostra cara Italia ti affascina ad ogni
angolo, ad ogni chiesa, ad ogni città e ti fa sentire l’orgoglio di essere
italiano, di essere un “Templare” di questi beni inestimabili che la grande arte
e cultura nostrana ci ha tramandato nei secoli.
In questa splendida gita per l’Italia centrale, abbiamo fatto sosta fermandoci
ospiti di amici anconetani Sonia e Ezio, perugini Luciana e Gianni, e pistoiesi
Elvira e Patrizio, tutti conosciuti viaggiando alla ricerca di nuove esperienze
per la nostra splendida penisola e che ringrazio per la loro ospitalità e
amicizia, che incarna il vero modo di intendere la fratellanza e lo spirito del
camperista.
Un ulteriore grazie al personale degli uffici turistici che ci hanno trattato
con gentilezza e competenza.
Zio Fester
INFO LOGISTICHE:
km percorsi : 1250
consumi : 140 litri circa di carburante
soste: a Urbino, sotto le mura del palazzo Ducale, ma solo per la notte, perché
parcheggio autobus.
a Gubbio, vicino agli impianti sportivi, ottima area in piano, carico/scarico
limitrofi.
a Assisi, nel parcheggio Porta Nuova, ottimo, 14 € x 24 ore, ascensori per il
centro.
a Spello, buon parcheggio a 300 mt dal centro, 3 € x 12 ore – 5 € x 24 ore.
a Montefalco, ottima area con acqua ed energia elettrica, bagni, carico/scarico.
a Orvieto, area superatrezzata vicino alla funicolare, con bagni, energ.elettr.,
acqua, car/scar,
15 € al giorno.
a Perugia, parcheggio Bove, vicino c’è il bus per la città alta. Attenzione il
sabato x mercato.
Spese: a Urbino : Palazzo Ducale 8 €, Casa di Raffaello 3 €, Oratori S.Giuseppe
e S.Giovanni 3 €
a Montefalco, chiesa museo di S.Francesco 4 €
a Spoleto, Rocca Albornoziana 6,50 € con guida
a Orvieto Underground, 5,50 € con guida
a Arezzo, Cappella Bacci (Leggenda della Vera Croce) 6 €
Le tariffe si intendono sempre per persona
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